Sarà cantiere ad impatto zero con ristrutturazione dell'area archeologica e due nuovi parcheggi per le opere sulla Siena-Grossetto E78. Per la prima volta in Italia, quindi, un’opera sarà cantierizzata con il Modello del Debat Public francese che realizza grandi opere pubbliche dopo una fase preliminare di concertazione con i cittadini, portatori di interessi e associazioni al fine di migliorare i progetti. Si tratta del cantiere per il nuovo viadotto Farma della Siena-Grosseto (demolizione del vecchio viadotto lungo 800 metri e alto 100 e realizzazione del nuovo ponte molto meno impattante che attraversa luoghi incantevoli come la vallata del fiume Farma e delle celebri e storiche terme di Petriolo) e per il raddoppio della Siena-Grosseto nel tratto Civitella Paganico-Monticiano, 12 km del Maxilotto già finanziati con 233 milioni che entrano in un santuario di biodiversità.
Il modello francese del confronto ha funzionato ed oggi a Firenze, negli uffici del Ministero Infrastrutture e Trasporti, nell’incontro convocato dal Sottosegretario Erasmo D’Angelis e al quale hanno partecipato Anas, Regione Toscana, le due Province di Siena e Grosseto, i Comuni di Monticiano e Civitella Paganico, la società costruttrice Strabag Spa e i rappresentanti delle associazioni archeologiche, ambientaliste e dei cittadini (Legambiente, Italia Nostra, Amici dei Bagni di Petriolo, WWF, TWT, Odysseus), è stato dato il via libera per un cantiere ad impatto zero e che porterà benefici al territorio e accoglie anche le richieste e le sollecitazioni delle associazioni.
Grazie all’accordo raggiunto tra Anas e Unipol (proprietaria del terreno e dell’edificio che interessano la strada di cantiere, il passaggio sarà dato in concessione gratuita) la strada di cantiere sarà spostata in una zona più adeguata e più a distanza dai reperti archeologici con Anas che si è impegnata a ristrutturare la Chiesa e le mura storiche. Sempre grazie all’accordo tra Anas, Unipol e le istituzioni locali (Provincia di Siena e Comune di Monticiano) al termine dell’opera nasceranno due nuovi parcheggi, entrambi ad uso pubblico, nelle aree limitrofe al passaggio del cantiere.
Per quanto riguarda il prelievo di acqua dal Fiume Merse, problema segnalato dal Wwf, Anas si è impegnata a creare un laghetto artificiale, che poi resterà sul territorio, e che eviterà i prelievi d'acqua nelle stagioni di magra del fiume. In apertura di seduta del Consiglio provinciale il Presidente Piero Giunti ha fatto osservare un minuto di silenzio per ricordare le trentotto vittime del pullman che ieri sera è finito in una scarpata sulla A16 Napoli-Canosa dopo aver divelto il guardrail mentre percorreva un viadotto nei pressi di Avellino.
Il grave incidente ha coinvolto circa 15 auto in tamponamenti di grave entità sullo stesso viadotto. “La terribile lunga lista di incidenti stradali provocati da autisti ubriachi o sotto effetto di droghe - gli ultimi domenica scorsa al Circeo dove un'auto ha falciato una intera famiglia e nel crotonese con altri due morti - e la più grave tragedia dei trasporti su strada con la strage dei 39 morti sulla A16 in Irpinia dovuta quasi certamente la scarsa manutenzione dell'autobus fuori controllo e precipitato dal viadotto, richiedono impegni concreti e non promesse.
La verità è che stiamo recuperando i ritardi accumulati da almeno due decenni dallo Stato e finalmente si torna a investire in manutenzione e sicurezza stradale. Nel Decreto del Fare ci sono i primi 300 milioni per il piano Anas straordinario di manutenzione di strade, ponti e gallerie. Ma soprattutto è iniziato l'iter di riforma e aggiornamento del Codice della Strada che nel più breve tempo possibile darà maggiore sicurezza con nuove norme, più prevenzione, educazione e responsabilizzazione di chi guida, tutela degli utenti deboli della strada come passeggeri, pedoni e ciclisti, e l'inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi provoca incidenti guidando sotto effetto di alcool o droghe, una battaglia portata avanti da tempo dalle associazioni delle vittime della strada”.
Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis all’emittente radiofonica Radio Toscana in merito alla tragedia sulla A16 e alla sicurezza stradale in Italia. “I numeri – continua D‘Angelis - dimostrano che la strada è in salita: nel 2012 in Italia abbiamo contato 184.500 incidenti stradali con lesioni a persone e 3.650 morti con 260.500 feriti. Rispetto al 2001 il numero di morti è diminuito del 48,6% grazie all'aumento di controlli, agli alcooltest, alla patente a punti, ai limiti di velocità e alla manutenzione strade.
Ma restano dati molto preoccupanti – conclude il Sottosegretario - e c'è bisogno di aumentare controlli e sicurezza intervenendo anche sui gestori della rete autostradale e di pullman e tir dove la concorrenza sleale di autisti e vettori stranieri crea insicurezza e sfruttamento dei lavoratori”.