Continuerebbe l’odissea delle famiglie sgombrate dal Sindaco Matteo Renzi il 6 agosto 2013 dall’Ospedale di Poggio Secco – colline di Careggi. A prendere la parola e raccontare una nuova versione dei fatti è l'associazione nazionale Rom con sede a Marina di Massa per voce dell'avvocato Marcello Zuinisi. "Nella struttura abitavano trecento persone.
I servizi sociali predisposti dall’Amministrazione fiorentina e coordinati dal Vice Sindaco Stefania Saccardi hanno accolto 186 cittadini e cittadine stipando le persone in strutture della città senza, in realtà nessun reale e duraturo progetto di inclusione sociale. Sono le strutture abitualmente usate dal Comune di Firenze per l’emergenza freddo, servizio erogato abitualmente dalla fine di ottobre per singoli cittadini senza fissa dimora. Ogni posto disponibile è esaurito.
Nelle strutture della Caritas, secondo il coordinatore Marzio Mori, alcune famiglie sono state sistemate anche negli uffici. Per tutte le altre famiglie il Comune di Firenze non ha predisposto nessun tipo di accoglienza. Queste famiglie si sono divise in gruppi e sono tutte presenti nella città, dormendo nelle strade e nelle piazze senza un riparo" sottolinea il rappresentante legale dell'associazione. Il Sindaco Matteo Renzi ha dichiarato che la città di Firenze è solida perché solidale. ''In quattro anni - ha detto Renzi ricordando anche gli sgomberi precedenti - abbiamo risolto questioni che andavano da decenni, senza usare gli affittacamere come si faceva in passato.
Firenze e' solidale perche' chiama tutti, nessuno escluso, a rispettare le regole. Grazie alle persone che da stamattina lavorano per risolvere questa emergenza''. "La realtà di cronaca vede decine di famiglie private dell’unica abitazione senza alcuna alternativa concessa da chi ha ordinato ed attuato lo sgombero L’Associazione Nazione Rom sta cercando da tre anni e mezzo di incontrare l’amministrazione fiorentina al fine di affrontare la drammatica realtà della città che vede centinaia e centinaia di persone, di famiglie con bambini private anche di umili baracche, di accesso all’acqua, di servizi igienici. Dalla mattina del 6 agosto 2013, a seguito del dramma dello sgombero, abbiamo tentato di aprire un dialogo con il Comune di Firenze al fine di garantire l’ abitazione per le famiglie sgombrate e lasciate senza un riparo in mezzo alla strada.
Tra le famiglia che abitavano nella struttura ex Ospedale di Poggio Secco sulle colline di Careggi, alcune hanno occupato la sera del 6 agosto una struttura a Sesto Fiorentino all’interno del Polo Scientifico Universitario di Sesto Fiorentino. La Polizia di Stato intervenuta sul posto insieme alla Digos ha interrotto tale occupazione e le famiglie si sono allontanate in cerca di un’altra soluzione" Non corrisponderebbe al vero - secondo l'associazione - che i cittadini sono 'falsi sgomberati', dichiarati "non presenti all'interno dell'ex ospedale di poggio Secco" da parte dell'Amministrazione fiorentina. "Queste famiglie hanno subito nella realtà due sgomberi nell’arco di sole 24 ore, un record difficilmente riscontrabile in qualsiasi città italiana.
Le regole dell’Unione Europea della Repubblica Italiana stabiliscono che in base alla direttiva europea 2000/43/Ce sulla non discriminazione *nessuna famiglia può essere sgombrata senza un adeguato avviso ed un offerta di alternativa abitativa. La direttiva europea è stata recepita in Italia con il il decreto legislativo 9 luglio 2003 n. 215 sulla parità di trattamento. Nello sgombero del 6 agosto 2013 tale regola è stata infranta. Alcune delle famiglie sgombrate si trovano presso gli uffici del Comune di Firenze a colloquio con il dott Marco Verna, tecnico dello stesso Comune che sta attuando le scelte dei decisori politici dell’Amministrazione.
Raggiunto telefonicamente dall’Associazione Nazione Rom (tel 055 2616842) ha dichiarato: “abbiamo sistemato 186 cittadini. Non c’è più un posto libero. Sono al momento assediato dalla famiglie sgombrate” "Informiamo l'amministrazione fiorentina - spiega l'associazione - che UNAR Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo le segnalazioni delle famiglie Rom al numero verde del Contac Center 800901010, fatte sia durante le operazioni di sgombero che nella giornata odierna ha aperto un inchiesta per la violazione delle direttiva europea 2000/43/Ce sulla non discriminazione". L’Associazione Nazione Rom chiede un incontro con l’Amministrazione fiorentina con carattere di urgenza al fine di "condividere l’inclusione sociale delle famiglie sgombrate ed il rispetto delle regole applicando correttamente nel territorio la Strategia Nazionale dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti varata dal Governo Italiano in attuazione degli accordi quadro strutturali europei"