Un concorso di idee per un nuovo souvenir artigianale, ispirato alla cultura e all’arte della città di Firenze. A promuoverlo la Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico, in collaborazione con il Comune di Firenze e la Provincia di Firenze. Il concorso ha lo scopo di stimolare l’interazione fra la grande tradizione dell’artigianato artistico fiorentino e la creatività del progetto presente nelle giovani generazioni, chiamandoli così ad un confronto con tematiche (souvenir) inerenti il passato, la tradizione, proponendo nuove chiavi di lettura di tale patrimonio, alla luce dei nuovi orizzonti intravisti dalla ricerca estetica contemporanea e dal design. A chi è rivolto - Il concorso è rivolto ai giovani di età compresa fra i 18 ed i 35 anni, diplomati o laureati presso Licei Artistici, Istituti d’Arte, Facoltà di Architettura e Disegno Industriale, ISIA, Accademie di Belle Arti. Quattro le tipologie artigianali – artistiche selezionate: ceramica, legno, pelle, metalli non preziosi.
Che cosa si ricerca - I partecipanti al concorso sono chiamati a presentare una proposta di souvenir da realizzarsi in collaborazione con aziende di artigianato artistico del nostro territorio. Ogni partecipante potrà presentare un solo progetto relativo a una delle tipologie. Il souvenir ideato potrà contemplare varie tecniche di realizzazione e l’impiego dei diversi materiali; inoltre dovrà tenere conto di appropriate dimensioni funzionali all’oggetto in quanto tale, della riproduzione seriale e rispondere a un costo di mercato accessibile a un largo pubblico. Chi vince - I candidati verranno valutati sulla base del progetto presentato e del curriculum.
Ai 5 ideatori dei progetti selezionati verrà offerta la possibilità di trascorrere un periodo di 2 settimane in una bottega artigiana di Firenze per realizzare l’oggetto/ protitipo. Tutti i dettagli, il bando di concorso e la domanda di partecipazione, sono scaricabili dal sito www.fondazioneartigianato.it "Souvenir" è una parola francese il cui significato letterale è “ricordo”, rappresenta un’icona che ferma un momento, un frammento di viaggio che rimane eterno….
ma il termine viene spesso usato per indicare “oggetto ricordo” di vario tipo che solitamente si acquista o si regala quando, visitando luoghi di particolare interesse turistico ed artistico, si vuole conservare la memoria e ricordare l’evento a sé o agli altri. L’uso di acquistare dei “souvenirs” è sempre esistito, ma fu nel XVIII secolo, epoca in cui i viaggi per il mondo allora conosciuto (Grand Tours) ebbero un notevole incremento – ricordiamo gli importanti diari di viaggio scritti soprattutto da scrittori ed artisti, i più famosi quelli di Goethe, Stendhal, Ruskin – che si cominciò a sfruttare commercialmente la propensione dei viaggiatori ad acquistare piccoli oggetti, che vennero confezionati all’uopo, da portare via per ricordare un particolare luogo che avevano visitato.
Ciò accadde in particolare per i luoghi significativi della fede, come santuari, chiese famose, e da lì, per analogia, l’uso passò anche a siti turistici molto noti.