Riparare un elettrodomestico nel mese di agosto puo' costare molto, un conto salatissimo. Iniziamo con la prima voce che e' il diritto di chiamata, una voce incomprensibile che subito ci sfila dalle tasche 30 euro. Che l'artigiano debba venire a casa per fare la riparazione e' ovvio, lapalissiano diremmo, come e' ovvio che il bibliotecario debba ricorrere all'uso della scala per prendere i volumi posti nella parte alta della libreria; nessuno si sognerebbe di attribuire un aumento di stipendio per il pericolo derivante dall'uso della scala, la cosiddetta "indennita' scala".
Alla gabella della chiamata si aggiunge il costo della manodopera, 30 euro l'ora. C'e' il costo per l'eventuale ritiro e la riconsegna dell'elettrodomestico, altri 30 euro ed infine una aggiunta di 15 euro per lo smontaggio dell'elettrodomestico da incasso. Totale 105 euro ai quali vanno aggiunte le spese per il pezzo di ricambio, che puo' portare la fattura a circa 130 euro. I nostri consigli? Telefonando all'artigiano chiedere, con il costo della semplice telefonata, tutte le varie voci di spesa, onde evitare spiacevoli sorprese, farsi rilasciare ricevuta e..
acquistare un piccolo manuale di pronto intervento casalingo: probabilmente si risparmiera'. In caso di contestazione del prezzo si puo' ricorrere alle Commissioni di conciliazione delle Camere di Commercio o al Giudice di Pace. Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc