Che Marcianise sia terra di pugili non c’è dubbio, Russo e Valentino solo per citarne alcuni, come non c’è dubbio che Mohammed Obbadi sia un talento. Il pugile dell’Accademia Pugilistica Fiorentina si è aggiudicato per la seconda volta, dopo quella dell’edizione 2012, il Torneo del Guanto d’Oro d’Italia 2013 per la categoria 52 kg, Torneo riservato ai migliori pugili dilettanti under 23 per ogni singola categoria sul territorio nazionale. Obbadi, dopo aver avuto ragione di Di Gioia e Gangi nelle fasi eliminatorie, ha battuto in finale Conselmo per 15 a 8.
Il pugile toscano ha tenuto sempre il centro del ring andando in continuo pressing sull’avversario e costringendolo sulla difensiva. Obbadi andava a segno con il destro incrociato e il sinistro di prima intenzione ed anche con le serie al bersaglio grosso, limitando la reazione di Conselmo che si affidava per lo più a colpi isolati. Sempre in vantaggio al termine delle prime due riprese, Obbadi ha incrementato il vantaggio grazie alla maggiore freschezza e lucidità nella terza ed ultima ripresa riuscendo a cogliere anche di rimessa l’avversario che cercava di recuperare lo svantaggio. A fine match Obbadi è stato intervistato dal campione Olimpico Roberto Cammarelle, in versione giornalista, il pugile dell’Accademia Pugilistica Fiorentina davanti alle telecamere è apparso felice ed emozionato, ed infine speranzoso che arrivi presto la cittadinanza italiana - Obbadi è nato in Marocco, anche se risiede da diversi anni in Italia - che gli aprirebbe le porte della nazionale. Grande soddisfazione dei Maestri dell’A.P.F., Boncinelli e Vignoli, che sono all’angolo di Obbadi dall’autunno del 2012.
Il vincitore delle ultime due edizioni del Guanto d’Oro d’Italia entra nel solco dei grandi pugili che la gloriosa società fiorentina ha dato al pugilato italiano, ed è pronto a scrivere una storia tutta sua, una storia che lo sport e la Boxe in particolare sanno ancora scrivere. Massimo Capitani