“Tagli e riforme strutturali messi in atto in assenza del principale strumento di programmazione: a tre anni dall’insediamento questa Giunta non è ancor stata in grado di presentare al Consiglio il piano socio-sanitario, ma è stata capace soltanto di usare le forbici”. L’accusa arriva dai consiglieri regionali Gabriele Chiurli e Marina Staccioli (Gruppo Misto), in seguito alla risposta fornita dall’assessore Luigi Marroni in Aula a un’interrogazione che chiedeva conto, appunto, della mancanza del piano. “Le linee programmatiche che modificano il Piano sociale e sanitario saranno presentate dall’assessorato entro due settimane: il 18 luglio sarò in commissione sanità ad illustrarle”.
Così l’assessore alla salute, Luigi Marroni. Dopo l’audizione, ha proseguito Marroni, la delibera della Giunta recepirà le osservazioni della commissione e stabilirà le linee che poi si tradurranno in disposizioni. Marroni ha quindi spiegato che, date le “pesanti modificazioni” legate al decreto sulla spending review, la cosiddetta legge Balduzzi, il “forte taglio sulla spesa sanitaria”, le impostazioni sui criteri per la contabilità delle Asl, “avrei dovuto ogni due, tre mesi apportare modifiche al costituendo Piano”.
Il percorso delle proposte, invece, inizia il 18 di questo mese. “Una non-riposta”, la definiscono i consiglieri. “L’assessore non è stato in grado di darci una data precisa circa l’approdo del piano socio-sanitario in Commissione – aggiungono – dove la bozza è passata una prima volta un anno fa e poi è stata ritirata per essere rivista alla luce delle misure approvate dal Governo”. “Il piano socio-sanitario è l’unico strumento attraverso il quale il Consiglio regionale può svolgere la propria funzione di indirizzo delle politiche regionali in ambito di Diritto alla salute, oltre che il principale mezzo di programmazione a disposizione della Regione.
La Giunta non solo sta privando il Consiglio del ruolo di controllo e indirizzo in un ambito strategico, ma sta privando se stessa di una pianificazione fondamentale nel settore che assorbe il 75% del bilancio regionale”. “Di questo passo – sottolineano i consiglieri - rischiamo di rimanere senza programmazione fino a fine legislatura, proprio nel momento in cui il Sistema sanitario sta attraversando una delle più grandi trasformazioni. Non possiamo permettere che le guerre interne alla maggioranza si riflettano sulla salute dei cittadini toscani – concludono Chiurli e Staccioli – .
Il Pd faccia chiarezza al proprio interno in tempi rapidi e metta fine a questa paradossale situazione”.