Il Comune di Prato si è costituito parte civile nel processo per sfruttamento contro i tre datori di lavoro cinesi denunciati da un giovane connazionale clandestino che lavorava alle loro dipendenze. Il giudice ieri ha ufficialmente accolto la richiesta avanzata dal Comune di Prato, che negli ultimi anni si è distinto per la lotta all'illegalità e alla concorrenza sleale facendone un punto fondamentale della propria azione amministrativa: «Questo è un altro importante tassello nel complesso mosaico della lotta all'illegalità - afferma l'assessore alle Politiche per l'integrazione Giorgio Silli - E' fondamentale che le istituzioni facciano gioco di squadra.
L'accoglimento della costituzione del Comune come parte civile dimostra l'alta sensibilità dimostrata dal Tribunale attraverso la sua valutazione e crea un precedente di grande importanza giuridica e simbolica. Concludo dicendo che non tutti i cinesi sono "cattivi": per questo bisogna continuare a lavorare contro quella parte marcia che lucra sfruttando i clandestini. Sono sicuro che la giustizia saprà valutare la gravità dei fatti». cb