Mantenimento dei servizi, più risorse per istruzione, cultura e servizi sociali rispetto ai dati di consuntivo 2012, nessun aumento della pressione tributaria comunale (dopo l’abbassamento dell’addizionale Irpef – dallo 0.3 allo 0.2 – dello scorso anno), stabilità tariffaria per i servizi alla persona, ripresa degli investimenti in relazione alle necessità della città e alle esigenze dei cittadini. Questi alcuni punti cardine del bilancio di previsione 2013 approvato ieri dalla giunta.
“Malgrado una forte stretta finanziaria sui trasferimenti governativi, che al netto delle entrate aggiuntive per la restituzione parziale delle differenze tra accertamento convenzionale ed effettivo dell’Imu ammonta a quasi 15 milioni, gli obiettivi – spiega l’assessore al bilancio Alessandro Petretto – sono stati sostanzialmente centrati. Ciò è stato possibile grazie a risparmi di spesa dal lato del personale, assicurazioni, affitti, canoni uffici e interessi passivi, consistenti entrate da dividendi delle partecipate e da un grande lavoro delle direzioni che hanno saputo al meglio responsabilmente governare i loro settori”.
La spesa per il personale si riduce rispetto al consuntivo 2012 di 4.2 milioni. Da tenere conto che l’incidenza sulla spesa corrente passa dal 42.61% nel 2009 al 36,1 del 2013. Ridotte anche le spese relative al patrimonio (2.8 milioni) e per gli interessi passivi (1.2 milioni). Rispetto ai valori impegnati nel 2012, quattro milioni e mezzo in più saranno destinati all’area welfare: due milioni all’istruzione (servizi all’infanzia, supporto scuola e attività educative), un milione e mezzo per la cultura (musei comunali) e un milione per il sociale (minori, siast, rette, servizi assistenza).
Ciò consentirà a queste direzioni di mantenere alto il livello qualitativo e quantitativo dei servizi, senza peraltro determinare corrispondenti aumenti tariffari. Per quanto riguarda infine il piano triennale degli investimenti 2013-2015 (336.5 milioni complessivi) nel 2013 l’ammontare sarà di 186.3 milioni che verranno principalmente finanziati da: avanzo di amministrazione (3.9 milioni), trasferimenti dello Stato (12), trasferimenti Regione (48.5), trasferimenti altri soggetti (51), proventi da alienazioni mobili e immobili non vincolate (23) e mutui (18.2).
I settori più interessati da investimenti saranno cultura e beni culturali, viabilità e trasporti, territorio e ambiente e istruzione pubblica. (fd)