Firenze – Nuovi criteri per i rendiconti e forte semplificazione per la formazione professionale svolta in Toscana e finanziata con il Fondo sociale europeo. E’ quanto prevedono le modifiche al regolamento di attuazione alla legge 32/2002 (Testo unico in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro) illustrate oggi in commissione Cultura e riferite, nello specifico, a rendicontazione, monitoraggio e verifica degli interventi formativi nella nostra regione.
La commissione ha dato parere favorevole a maggioranza. Contraria l’opposizione. Le modifiche predisposte si adeguano alla normativa europea e vanno nella direzione indicata dalla stessa commissione a conclusione dell’indagine sulle Agenzie formative in Toscana, ha precisato il presidente Nicola Danti. In particolare la commissione faceva proprio un dato emerso dalle molte audizioni svolte: l’incredibile mole di documentazione e dispendio di tempo lamentato dalle stesse Agenzie, costrette non di rado a fare i conti anche con formule diverse tra una provincia e l’altra.
Per questo, ha concluso Danti, il parere è senz’altro positivo. Le modifiche predisposte dalla Giunta introducono “opzioni di semplificazione”: previsione di costi standard e di costi forfettari per la rendicontazione dei costi indiretti e un nuovo metodo per calcolare precedentemente i costi in base al numero di allievi e alle ore di attività. Prevista anche un griglia comparativa tra le Regioni italiane proprio per favorire il riconoscimento in ambito Ue delle qualifiche rilasciate, nel rispetto del diritto al lavoro e alla mobilità entro i confini nazionali e comunitari