FIRENZE – “La Toscana manifatturiera ha retto, nonostante la crisi e nonostante la precoce deindustrializzazione che l’ha preceduta, anche grazie all’export e alla capacità di molte piccole e medie imprese del settore, di recuperare competitività sui mercati esteri puntando tutto sulla qualità e l’innovazione”. A ricordarlo è l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, intervenuto oggi a Villa Fabbricotti al convegno organizzato da Toscana Promozione su “Confronto fra distretti toscani e distretti delle regioni tedesche”.
Di fronte ad una platea affollata di amministratori, operatori e imprenditori italiani e tedeschi, l’assessore ha, in particolare, illustrato le linee di fondo della politica regionale in tema di export, sottolineando, fra l’altro, il rapporto che ci lega alla Germania, con importanti scambi in settori chiave del manifatturiero, per i quali ancora il mercato tedesco costituisce un importante sbocco. E’ in questa direzione, all’insegna del legame virtuoso fra internazionalizzazione e innovazione, che le politiche della Regione intendono proseguire per stimolare una crescita intelligente dell’intera economia toscana, capace di contrastare efficacemente la crisi a partire dai distretti, assecondando le punte più avanzate.
“In questi anni – ha detto l’assessore – abbiamo cercato di contrastare la crisi e difendere l’occupazione soprattutto a partire dal sostegno allo sviluppo, che è il principale obiettivo sul quale sin concentra la quasi totalità dei nostri sforzi. Ovviamente lo abbiamo fatto continuando a presidiare la tenuta sociale che, per molti versi, è stata una delle condizioni che hanno consentito fino ad oggi alla Toscana di resistere”. Questo impegno si concretizza, come ha ricordato l’assessore, nelle risorse erogate alla Regione al sistema delle imprese, solo negli ultimi due anni circa 590 milioni di euro.
Buona parte di queste risorse sono state dedicate a promuovere interventi in ricerca e sviluppo, per sostenere gli investimenti delle imprese nell’innovazione. Così come si cerca di favorire la capacità di competere sui mercati internazionali, con misure per l’internazionalizzazione e anche promuovendo la propensione delle aziende – essenziale per un sistema di piccola impresa come la Toscana – ad aggregarsi fra loro per usare al meglio opportunità e risorse. Fondamentali anche gli interventi per favorire l’accesso al credito, con fondi ad hoc per investimenti e liquidità delle imprese o gli strumenti di ingegneria finanziaria. “Stiamo inoltre lavorando – ha poi spiegato Simoncini – alla valorizzazione del sistema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, con i poli per l’innovazione e i distretti tecnologici e sostenendo centri di competenza, incubatori, spin off d’impresa, laboratori e parchi tecnologici”. Un accenno, infine, al tema dei fondi europei e alla definizione del programma per il prossimo periodo 2014-2020.
“Un tema cruciale, perchè i fondi europei saranno – avverte Simoncini – anche per il prossimo periodo, la principale risorsa per le politiche per sviluppo e occupazione. Per questo stiamo cercando di anticipare i tempi della programmazione, ovviando così ai ritardi presenti a livello comunitario. Proprio in questi giorni abbiamo avviato, a livello regionale,una serie di incontri con le parti sociali e le istituzioni sia sul Fesr che sul Fse”.