Firenze 5 aprile 2013 - Marchesi de’ Frescobaldi, il gruppo vitivinicolo toscano celebre in tutto il mondo per i prestigiosi vini di qualità, ha registrato nel 2012 un fatturato di 83,5 mln di euro, con un incremento del +0,8% rispetto agli 82 milioni di euro del 2011. È quanto emerge dalla nota diramata oggi dall’azienda toscana, rilasciata in occasione di Vinitaly. Per Marchesi de’ Frescobaldi l’export è stato trascinato dall’andamento favorevole dei mercati tradizionali quali USA, Canada e Germania, ma ha visto il crescente incremento dei paesi del cosiddetto BRIC, Russia, Cina e Giappone su tutti.
Il mercato italiano, invece, ha risentito maggiormente della crisi dei consumi a livello continentale segnando un -5,1% rispetto al 2011, che però ha generato un fatturato di oltre 34 milioni di Euro. A livello reddituale, il Gruppo Frescobaldi si aspetta ottimi risultati con un EBITDA atteso superiore a 22 milioni di euro e un’incidenza sui ricavi superiore al 27%. Per reagire alla crisi l’azienda fiorentina ha continuato nella strategia di ammodernamento e rafforzamento della propria struttura produttiva, investendo nel solo 2012 oltre 10 milioni di euro per rinnovare i propri vigneti e i propri impianti e macchinari, adottando le più moderne tecniche produttive.
Ma non solo, perché quando si tratta di nuove tecnologie Frescobaldi non si risparmia, continuando ad investire per rimanere sempre al passo con l’innovazione. Presente su tutti i più importanti social network, da Facebook a Instagram, senza dimenticare Twitter, è stata la prima azienda ad avere lanciato un’App per Iphone (Degustavino) e una per Facebook (Wine Emotion). Proprio di recente, inoltre, ha completamente rinnovato il sito web, che, tradotto anche in lingua russa, cinese e giapponese, ha guadagnato il primo posto nella speciale classifica, stilata annualmente da WineNews, dei migliori portali web di case vitivinicole. Questi risultati – commenta Giovanni Geddes da Filicaja, AD Marchesi de’ Frescobaldi – si sommano a quelli del 2011 e porterebbero in due anni la crescita del fatturato a +5% confermando quanto il settore vitivinicolo italiano di qualità sia vitale, nonostante questo momento di difficile congiuntura economica.
In questi primi mesi del 2013 vi è un risveglio dell’ Italia, ma un avvio più lento dell’export che resta comunque il principale focus del gruppo>> conclude l’Amministratore Delegato.