Dopo mesi di arretramento, frena decisamente la discesa dei valori di compravendita nel settore immobiliare a Firenze e provincia. L'Osservatorio realizzato dal Centro studi della Federazione Mediatori d'Affari (FIMAA) di Firenze, relativo al primo trimestre 2013, evidenzia infatti un livello medio dei valori praticamente inalterato rispetto al trimestre precedente. Un segnale importante, che potrebbe essere indice di un inizio di stabilizzazione del mercato immobiliare, come risposta ad una crisi che coinvolge l'intera economia e al calo del potere d'acquisto delle famiglie. Addirittura, se nelle zone centrali e semicentrali i valori sono rimasti inalterati, nelle aree collinari e periferiche, cioè laddove si era più sentita la flessione, ora si assiste a un leggero ma concreto rimbalzo verso l'alto delle quotazioni al metro quadro, segnale di una richiesta potenziale che attende di concretizzarsi.
Un dato che vale sia per le zone di Coverciano, dell'Isolotto e di Novoli, come per Scandicci, Sesto Fiorentino e Campi, dove i valori fanno segnare addirittura una crescita fino al 2%, anche se si tratta di un riposizionamento dopo la discesa forse eccessiva dei mesi precedenti dovuta alla necessità degli operatori di muovere comunque il mercato agendo sui prezzi. Per quanto riguarda invece le tipologie immobiliari, molto più ricercati sono i bilocali e i trilocali, mentre per i 4 e 5 vani il volume delle transazioni è piuttosto ridotto.
“Un importante segnale positivo non solo per il comparto immobiliare ma per tutta l'economia. Dopo la compressione al ribasso dei valori a cui abbiamo assistito nel corso di tutto il 2012 – commenta il presidente della Federazione Mediatori d'Affari di Firenze, Arrigo Brandini - adesso la discesa si è fermata. Segno che al di sotto le quotazioni non potevano scendere senza evitare una perdita di valore degi immobili. Anzi, il piccolo ma concreto rimbalzo degli indici sta a evideziare come addirittura nel periodo più critico si sia mirato a limare il più possibile i prezzi per ridurre i tempi di compravendita e alimentare il mercato, attraendo quella fetta di potenziali acquirenti interessata ma ecitante proprio a causa della situazione economica generale.
Con questo, non ci attendiamo per i prosimi mesi un rialzo dei valori, ma auspichiamo che si rafforzi questa tendenza alla stabilizzazione, che forse alcuni osservatori non hanno considerato significativa forse guardando più alle previsioni macroeconomiche che allo specifico del settore immobiliare. Non dimentichiamoci anche del fatto che in un periodo come questo di grande instabilità, la casa può sempre configurarsi come un investimento certo e redditizio, forse non nel brevissimo termine, ma sicuramente in quello medio”.