Cooperative, studi professionali, società di giornalisti che si propongono sul mercato del lavoro giornalistico e diventano editori di se stessi. Nella crisi attuale, ma anche nella rapida e complessa transizione del giornalismo verso nuovi scenari, è questa una prospettiva che sempre di più è presa in considerazione da colleghi e colleghe. Un percorso di sicuro interesse ma anche non privo di molte difficoltà e che ha bisogno di precise conoscenze riguardo a problemi e opportunità. Per questo l'Associazione Stampa Toscana, puntando a calibrare le sue tutele e i suoi servizi anche su queste nuove realtà del lavoro giornalistico, ha organizzato oggi pomeriggio insieme all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, un incontro per fare il punto su assetti societari, regimi fiscali, aspetti contributivi e previdenziali, possibilità di accedere a eventuali finanziamenti pubblici.
ALcuni esperti hanno animato il dibattito e risposto alle domande dei presenti, nella sala Oriana Fallaci della Provincia di Firenze a Palazzo Medici Riccardi. Luigi Cobisi, consigliere nazionale dell'Ordine e consulente fiscale dell'Ast, ha parlato dei vincoli normativi e fiscali, suggerendo di valutare la costituzione di studi associati di giornalisti. Laura Innocenti, funzionaria di Fidi Toscana Giovani ha offerto informazioni e supporto a chi abbia progetti da proporre (e mail: l.innocenti@fiditoscana.it).
Nicola Novelli, direttore di nove da Firenze e consigliere regionale dell'OdG, ha fatto un quadro dei cambiamenti in atto da un anno a questa parte in rete e delle difficoltà che i contenitori generalisti hanno e avranno a guadagnare spazio in rete. E ho consigliato di orientarsi ad un lavoro consulenziale rivolto a imprese, enti locali e professionisti, che sempre più avranno bisogno di supporto specialistico nella comunicazione istituzionale e nella tutela della propria immagine economica.