In 6/7 anni molte scuole di Firenze verranno ristrutturate. E non solo, perché saranno realizzati nuovi edifici, tutti dotati di architetture interne innovative, capaci di sostenere i processi di digitalizzazione delle scuole e della didattica, includendo il miglioramento energetico e l’adeguamento antisismico. È quanto hanno spiegato il sindaco Matteo Renzi e l’assessora all’educazione Cristina Giachi inaugurando, questa mattina, la palestra della scuola Santa Maria a Coverciano.
«Firenze - ha sottolineato il sindaco Renzi - è una città che continua ad investire nelle scuole, nonostante i vincoli del patto di stabilità. Oggi abbiamo dato ai ragazzi la palestra, ma qui ci sono molti lavori ancora da realizzare: il nido, la materna e l’auditorium». Grazie al nuovo protocollo d’intesa siglato alcune settimane fa tra Comune e Ministero dell'Istruzione, alcuni interventi saranno svincolati dal patto di stabilità e così, nei prossimi mesi, il patrimonio scolastico fiorentino sarà ulteriormente potenziato e rinnovato. «Uno dei primi obiettivi cui sto dedicando la mia attenzione, l’ultima delle priorità dell’assessora che mi ha preceduta – ha spiegato Cristina Giachi – è proprio quello di definire e dare attuazione al protocollo con il Ministero per procedere agli interventi sulle scuole».
Le risorse, oltre che con una contribuzione del Miur, saranno reperite ricorrendo a strumenti finanziario-immobiliari innovativi, quali la costituzione di un fondo immobiliare destinato alla valorizzazione del proprio patrimonio, oppure la conclusione di contratti di partenariato pubblico-privato quali, per esempio, la gestione in project financing o il contratto di disponibilità. Opzioni che permetteranno di sganciare gli investimenti sull’edilizia scolastica dell’amministrazione dal patto di stabilità.
«Tra questi interventi – ha spiegato l’assessora – il primo riguarderà la demolizione e la ricostruzione della scuola secondaria di primo grado Dino Compagni. Questa struttura risale agli anni ‘60 ed è stata realizzata con pannelli di amianto presenti sia all’interno che all’esterno dell’edificio. Non ci sono pericoli perché l’amianto è incapsulato ma l’istituto è troppo vecchio e una semplice ristrutturazione non è conveniente perché sarebbe troppo costosa. L’obiettivo è quello di impiegare il 2013 per la progettazione e di potere iniziare i lavori nel 2014» «Senza dimenticare lo sforzo che l’amministrazione ha fatto in questi anni e, in particolare, negli ultimi mesi – ha ricordato Cristina Giachi – 2milioni e 900mila euro per la scuola dell’infanzia Capuana, già in costruzione, che sarà realizzata secondo principi bio-architettura.
Un milione e 600mila euro serviranno per l’auditorium scuola Bechi-Piero della Francesca, anch’esso in costruzione. Nel corso della scorsa estate è stata abbattuta la vecchia struttura con copertura in cemento-amianto, al posto della quale sorgerà il nuovo edificio che ospiterà anche la mensa. Un milione e mezzo di euro sono stati stanziati per il centro cottura della Paolo Uccello e, infine, c’è il cantiere per la primaria Calvino, 5milioni e 200mila euro già finanziati e l’asilo nido nell’ex Mayer che prevedono uno stanziamento di un milione di euro».
«Siamo in un momento drammatico per il Paese – ha concluso l’assessora Giachi – ma questa amministrazione ha messo la scuola al centro delle proprie politiche di cittadinanza, oltre che di welfare e ha scelto di salvaguardare gli investimenti nell’istruzione. Naturalmente, tutto sarà progettato con i criteri più avanzati della bioedilizia e del risparmio energetico». (fn)