Sono numerose le imprese fiorentine che richiedono lavoratori stranieri con elevate professionalità. E’ quanto emerge dalla nuova pubblicazione curata da Prefettura e Camera di Commercio di Firenze “Le imprese e l’occupazione altamente qualificata. Profili professionali. Carta blu UE”, ultimo tassello di un percorso di studio avviato da tempo. Questa volta l’attenzione si è focalizzata sulla presenza nella nostra provincia di lavoratori extra UE con elevate qualifiche professionali; nell’ultimo biennio, infatti, è stata registrata la tendenza ad assumere dipendenti stranieri ad alta specializzazione.
Sono tante le aziende della provincia di Firenze che si avvalgono sempre di più delle opportunità offerte dalle norme per favore l’ingresso nel nostro Paese dei lavoratori altamente qualificati, al di fuori delle quote stabilite dai decreti flussi annuali. Il libro, che verrà presentato domani in Prefettura in occasione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, da un lato traccia una fotografia aggiornata dell’imprenditoria straniera in provincia e dall’altro spiega nel dettaglio tutte le caratteristiche della nuova “Carta blu UE”: quali lavoratori possono richiederla, come farlo, che tipo di documenti presentare, quali sono le professioni regolamentate.
Interessanti i dati che emergono dall’indagine: al primo semestre 2012 il 14,5% delle imprese che operano in provincia di Firenze è straniero: ben 13.635 (su un totale di 94.068), di cui 10.532 (pari all’81,5%) sono condotte da extracomunitari. Tra marzo 2011 e giugno 2012 sono aumentate del 4,9%, mentre quelle italiane sono arretrate dello 0,8%, permettendo così al saldo tra natalità e mortalità delle imprese di rimanere positivo nella nostra provincia. Sono cresciute soprattutto quelle gestite da extracomunitari (+6%), attive in particolare nei settori dei servizi, edilizia e manifatturiero.
Ancora minoritario il ruolo femminile (le imprese straniere gestite da donne sono il 24,8%), mentre quelle giovanili si attestano sul 25,5%. Per quanto riguarda i lavoratori altamente qualificati, nel 2012 sono state attivate complessivamente 145 pratiche. Considerando i paesi di origine, si nota che il 45,5% proviene dall’America settentrionale e il 39% dall’Asia, con una netta prevalenza di indiani (25,5% del totale). Solo il 4% viene dall’Africa e il 2% dall’America centrale, meridionale e dall’Australia.
Per quanto riguarda il titolo di studio, la laurea è posseduta nel 74,5% dei casi e il master nell’11,7, conseguiti prevalentemente nell’area scientifica e tecnologica, seguita da quella umanistica ed economica. Analizzando la tipologia di inquadramento professionale, per la maggior parte (il 64,1%) si tratta di dirigenti, responsabili di settore e docenti, a cui si affiancano manager, analisti e ingegneri con mansioni direttive. (sl)