Stamani il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha visitato due aziende cinesi, la Desmo a Sesto Fiorentino e la Giupel a Prato. E’ la prima tappa di un percorso che, dopo la conoscenza di esperienze di successo, porterà il presidente toscano a fare la conoscenza con piccole imprese dell’abbigliamento e del tessile. “Voglio conoscere direttamente - ha detto Enrico Rossi - questa importante realtà economica della nostra regione. Un viaggio nel distretto cinese, in collaborazione con la console cinese Wang Xinxia, per capirne problemi e potenzialità.
Spesso prevale un’immagine tutta in negativo ma se non avessimo in Toscana tante aziende cinesi, molte delle quali impiegano manodopera italiana e che sono riuscite a stabilire rapporti commerciali importanti con il mercato cinese, le imprese toscane soffrirebbero ancor di più. La Desmo rappresenta un buon esempio di rilancio di un marchio firoentino da parte della giovane proprietaria cinese Sara Lin, che sta scommettendo sulle sinergie tra qualità delle pelli lavorate a Santa Croce, capacità di modellatura tipicamente italiana e manualità cinese nel confezionamento del prodotto”. A Prato più di una impresa su quattro (il 26,1%) è cinese e il peso dell'imprenditoria cinese continua a crescere, soprattutto nel manifatturiero dove a fine 2010 quelle cinesi hanno raggiunto il 45% delle imprese attive.
Nello stesso anno il 76% delle 1.837 nuove imprese straniere iscritte alla locale camera di commercio era gestito da imprenditori cinesi. Ad oggi sono 4.808 le imprese cinesi attive ad esclusiva conduzione cinese e il 48% degli imprenditori è donna. “Credo sia giusto far conoscere e valorizzare questa imprenditoria – aggiunge il presidente della Toscana - collaborare con loro, favorirne l’integrazione e l’emersione. Da questa realtà viene un contributo al lavoro e al benessere della regione e credo che anche per il futuro sia foriera di sviluppo e di occupazione”. Dall’incontro con gli imprenditori è emersa anche la difficoltà di reperire personale specializzato nelle varie fasi di trasformazione dei prodotti.
Per questo nel 2012 la Regione ha favorito un accordo con le associazioni di categoria e dei sindacati per adeguare e potenziare l’offerta dei corsi di formazione. “Ma io credo – ha spiegato Enrico Rossi – che si debba andare oltre. Potremmo pensare ad un polo formativo regionale per l’alta pelletteria in collaborazione con imprenditori, centri di design, università. C’è bisogno di una svolta nelle politiche industriali a sostegno di un settore con potenzialità di sviluppo nei mercati emergenti”. E per favorire la penetrazione nei mercati del più grande Paese orientale, è stato pensato “I prìncipi d'Italia”, un grande Centro Espositivo per la vendita non al dettaglio, situato nel Distretto di Chunzhou, nella Regione di Anhui di cui il presidente Rossi ha conosciuto le caratteristiche dal titolare della Giupel, Xu Qiu Lin, di origine cinese, che si è naturalizzato italiano assumendo il cognome di Giulini, ed è il primo imprenditore cinese iscritto all'Associazione industriale pratese.
Giulini ha spiegato a Rossi che il progetto di cui è stata annunciata l'imminente inaugurazione, si compone di un'area espositiva di 40.000 metri quadrati con show room suddivisi per aree merceologiche nelle quali le imprese italiane possono esporre i propri prodotti. Ci sono poi 10.000 mq di direzionale, un residence per ospitare clienti e fornitori, ristoranti, aree dedicate al wellness e ai divertimenti, oltre ad un magazzino da 20.000 mq. che offre tutte le opportunità possibili alle piccole e medie imprese italiane del tessile, dell'abbigliamento, dell'arredamento, della moda e degli altri comparti produttivi. “Mi sembra un’iniziativa importante – è stato il commento del presidente Rossi - per offrire alle nostre imprese di qualità uno sbocco su un mercato importante.
Mi hanno inviato all’inaugurazione e, se sarà utile, andrò. Dell’imprenditoria cinese bisogna saper vedere gli aspetti positivi oltre naturalmente a lavorare per fare emergere questa realtà per affermare la legalità, la sicurezza, il rispetto delle normative. Il futuro è questo”. Il progetto regionale su Prato prevede, tra l'altro anche un’apposita misura per favorire l’emersione di imprese straniere. La Regione ha finanziato un bando da 500mila euro, che a breve la Provincia emanerà, per formare tecnici per lo sviluppo locale in grado di affiancare gli imprenditori stranieri in percorsi di regolarizzazione delle proprie realtà produttive.