di Nicola Novelli FIRENZE- E' una settimana intensissima quella delle anteprime del vino. Centinaia di giornalisti muovono di giorno in giorno tra Firenze, Montalcino Montepulciano e San Gimignano per assaggiare le novità di una delle regioni più importanti del mondo. Una sorta di settimana della moda vinicola, con le bottiglie al posto di giovani modelle da ammirare. Eppure in una settimana così c'è chi ha il coraggio di trovare il tempo per una serata tranquilla, riservata a un ristretto numero di invitati. E' il caso di ieri sera al ristorante Aroma di Firenze che, in concomitanza con l’evento Chianti Classico Collection 2013, ha organizzato una speciale serata a tema dedicata alla degustazione dei vini dell’Azienda Cinelli Colombini. Meno di trenta coperti e attenzione a ciascun visitatore.
Aroma si trova all’angolo fra via Ghibellina e Borgo Allegri: a cento metri dalla rumorosa piazza Santa Croce. Il ristorante è stato rilevato di recente dallo chef Marco Romei, per dare vita al suo progetto: “Ho finalmente la possibilità di mettere a frutto compiutamente la mia filosofia culinaria, maturata in quasi venti anni di esperienza sul campo”. A fianco di Marco Romei la moglie giapponese, Waka, fonte di ispirazione culinaria e artefice degli ambienti in cui sono stati accolti anche ieri sera i visitatori.
Proprio dalle suggestioni del Giappone, è nata la proposta esclusiva della cena di ieri sera: la carne Wagyu, che si trova soltanto nel menù di Aroma. La speciale carne di tradizione nipponica viene prodotta con manzi italiani da un allevatore che, in collaborazione con l’Università di Bologna, ha portato a Reggio Emilia le particolari tecniche utilizzate nella prefettura di Kobe. Ieri sera la Wagyu era affiancata nello stesso piatto dalla carne chianina, in una sorta di sfida internazionale.
La serata è stata organizzata in collaborazione con l'azienda agricola di Donatella Cinelli Colombini. Ciascun piatto era accompagnato dai rossi prodotti alla Fattoria del Colle di Trequanda e al Casato Prime Donne di Montalcino. Un prestigioso abbinamento tra Chianti superiore e Brunello di Montalcino. “Il pubblico cerca nel vino caratteristiche distintive -spiega Donatella Cinelli Colombini- apprezza sempre meno i Cabernet, merlot e chardonnay, sostituiti anche negli USA da una generale aspirazione verso l'european style, in particolare dei giovani.
La nostra enologo, Valérie Lavigne, dal 2009 ha reinterpretato alla perfezione lo spirito che ci anima, senza mai forzare lo sviluppo delle viti e la maturazione delle uve e ricollegandosi così ad una antichissima tradizione delle nostre terre. Una strada ineludibile, dopo gli scandali degli anni precedenti e ripagata da stagioni straordinarie, tutte vendemmie da 4 e 5 stelle”. A fianco delle eccellenze di Donatella Cinelli Colombini, lo chef Marco Romei ha dispiegato un menù d'eccezione: zuppa di pesce sulla pappa al pomodoro, tortelli di farina di castagne farciti di pere in fonduta di pecorino di fossa, e dopo la disfida delle bistecche un semifreddo al croccante di mandorle e nocciole su fondente di cioccolato del Venezuela, terra cara a Romei per trascorsi professionali.
La serata a tema “Cinelli-Colombini”, con il menù speciale a 55 €, si protrarrà per 10 giorni, sino al 28 febbraio. Foto di Miriam Curatolo