Questa mattina CGIL, CISL e UIL di Firenze, insieme alle federazioni edili e dei trasporti hanno incontrato il Prefetto in merito all’andamento dei cantieri per la realizzazione del Passante ferroviario e della nuova stazione AV. Nell’ambito dell’incontro le organizzazioni sindacali hanno espresso forti preoccupazioni sulle possibili ricadute occupazionali che hanno interessato l’opera, già oggetto, nei mesi scorsi, di fermi produttivi legati agli iter autorizzativi per lo scavo. I circa 150 dipendenti delle diverse imprese che operano, insieme a Consorzio Nodavia, per la realizzazione del cantiere, rischiano di non avere continuità di lavoro in un momento nel quale la crisi del settore delle costruzioni e di quello dei trasporti offre ben poche possibilità di ricollocazione. Riteniamo che debba essere tutelata l’occupazione ed il patrimonio di professionalità di operai, tecnici ed impiegati, indispensabile per la realizzazione di quell’opera e per poter riprendere a regime i lavori una volta accertate le responsabilità giudiziarie dei soggetti coinvolti. Chiediamo inoltre che le lavorazioni possano andare avanti nelle aree non soggette alle indagini giudiziarie. Senza queste tutele la complicata vicenda che riguarda l’opera rischia di scaricarsi sulle spalle dei lavoratori. Il Prefetto di Firenze si è dichiarato disponibile ad attivare tutti gli approfondimenti utili alla definizione di strumenti che possano salvaguardare l’occupazione dei dipendenti delle imprese presenti nei cantieri e a convocare nuovamente le organizzazioni sindacali.
Tav Firenze, sindacati in Prefettura: punto di vista di chi ha perso il lavoro
Alta Velocità, ma in realtà è tutto fermo. Preoccupazione tra gli addetti ai lavori, 150 dipendenti di ditte in difficoltà che non potrebbero essere reimpiegati altrove