di Pamela Pucci FIRENZE– Sono stati 134 i furti di rame che si sono verificati lungo le linee ferroviarie toscane nel corso del 2012. A fare il punto sui danni economici da essi causati e sui pesanti disagi provocati ai pendolari toscani è l’assessorato regionale ai trasporti, a seguito di un’interogazione consiliare. Rete ferroviaria italiana, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, e Trenitalia, gestore del servizio di trasporto, hanno comunicato alla Regione che nel 2012 sono stati rubati cavi di rame per un totale di 83.663 euro, ma molto maggiori, pari a 352.637 euro, sono stati i costi ‘indiretti’ che Rete Ferroviaria ha dovuto sostenere a seguito dei furti.
Rilevante anche il danno economico subito da Trenitalia, che dichiara di aver avuto danni economici di circa 17.500 euro a causa delle soppressioni di treni dovute a furti di rame, e di circa 185.500 euro a causa dei ritardi da essi provocati. Non quantificabile, ma molto grave è il disagio provocato ai pendolari toscani, che hanno subito ritardi, soppressioni dei servizi programmati, variazioni di orario a causa dei furti. I furti di rame sono a tutti gli effetti reati e come tali sono perseguiti da forze dell’ordine e magistratura.
La Regione Toscana non ha competenze dirette in materia, ma sta collaborando con gli organi competenti per far luce sui furti, rontracciare e punire i colpevoli. Proprio per evitare il ripetersi di episodi di questo genere e fare in modo che il contratto di servizio stipulato con Trenitalia possa essere apieno rispettato, la Toscana sta garantendo alle forze dell’ordine la massima collaborazione per ogni iniziativa volta a prevenire, circoscrivere o debellare questo fenomeno.