FIRENZE – Ammonta a circa 111 milioni la somma destinata alla Toscana per far fronte ai danni provocati dagli eventi alluvionali dello scorso novembre. Oggi a Roma la Conferenza delle Regioni ha approvato la ripartizione tra le regioni colpite dei 250 milioni con cui è stato incrementato per il 2013 il Fondo nazionale della Protezione civile, in base all’articolo 1 della Legge di stabilità. Il presidente Enrico Rossi esprime la propria soddisfazione per il risultato raggiunto, che consente alla Toscana di proseguire nella sua attività di ripristino della normalità nelle zone colpite, per cui la Regione ha già stanziato 100 milioni di euro e progettato circa 300 interventi, di cui 142 già partiti. “Le Regioni – aggiunge il presidente – chiedono però al governo di poter usare una parte dei fondi, che per legge vanno usati per gli investimenti legati ai danni del maltempo, per gli indennizzi ai privati.
Una parte delle risorse, il 25%, può essere infatti destinata agli indennizzi e per fare questo chiederemo al governo una modifica normativa”. Ecco il riparto completo dei fondi in conto capitale: Toscana 110,9 milioni, Umbria 46,4, Veneto 42,5, Liguria 11,5, Marche 10,7, Lazio 10,4, Emilia Romagna 8,8, Puglia 0,9 e Provincia autonoma di Bolzano 0,8. Spetta ora al consiglio dei ministri emanare il decreto di riparto. L’intesa siglata oggi segue l’incontro che si è tenuto mercoledì sera tra i rappresentanti delle Regioni e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli per definire i criteri del riparto stesso. “Non posso che unirmi alla soddisfazione del presidente della Regione, Enrico Rossi, perché la notizia è di quelle che fanno davvero piacere.
Le zone colpite dalle esondazioni hanno subito gravi danni umani ed economici e hanno bisogno di tutto il supporto dello Stato e degli enti locali per risollevarsi”. E’ il commento di Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana. “Rossi chiede al governo di poter usare una parte di quei fondi anche per gli indennizzi ai privati e anche questa mi pare un’idea del tutto condivisibile – afferma ancora Giurlani, che fa un passo oltre -. Aggiungerei di destinarne una parte ad uno specifico progetto di prevenzione per rendere quegli e altri territori più sicuri di fronte al ripetersi di simili circostanze