EMPOLI- Una esposizione fotografica, dedicata ai primi quarant’anni di vita dell’associazione Archeologica Volontariato Medio Valdarno. Sarà inaugurata sabato 9 febbraio 2013 alle 17 nella chiesa degli Agostiniani e sarà visitabile fino al 10 marzo 2013. Un evento patrocinato dal Comune di Empoli, dedicato alla città di Empoli e alla valorizzazione e tutela del suo grande patrimonio storico archeologico Un percorso di lavoro, un percorso di impegno, sempre svolti sotto la guida scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, narrati attraverso la fotografia, rigorosamente in bianco e nero, capace di esaltare ogni singolo evento che ha caratterizzato la vita della ‘AAVMV’, una delle più vecchie associazioni archeologiche della Toscana. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.30.
Per le visite guidate gratuite per la mostra ed il centro storico, ogni sabato alle 15 e ogni domenica alle 10. Per prenotazioni scuole chiamare il numero 3341741120, oppure FB Archeologia Empoli, Info@archeoempoli.it. Al fine di ricordare quanti e quali sforzi siano stati compiuti da questo gruppo di cittadini, la mostra ripercorrerà tutti i momenti salienti che hanno forgiato e plasmato la stessa associazione. Il percorso espositivo allestito nel vicolo pubblico di Santo Stefano e nella chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani, gentilmente concessa dalla Misericordia di Empoli, ha inizio con il primo scavo archeologico: verranno mostrati infatti gli scatti fotografici delle prime indagini condotte a Martignana che proprio questa primavera, dopo quarant’anni, verranno riprese.
Si prosegue poi con la prima mostra dell’84, la nascita del centro di restauro del ’93, la genesi di Milliarium, rivista scientifica alla portata di tutti e al contempo di grande rilevanza nell’ambito degli studi dedicati alla archeologia in Toscana, per arrivare al convegno organizzato in anni recenti sull’anfora di Empoli e all’iniziativa "Adotta un Vaso” organizzata per finanziare il restauro della collezione Mantellassi di proprietà della stessa associazione. Il vero scopo dell’esposizione fotografica non è quello cronologico e celebrativo della associazione, ma quello di portare in evidenza un ulteriore importante tema di grande attualità: il valore sociale del volontariato culturale.
In tempi durante i quali, è scontato dirlo, si risente fortemente della poca attenzione dedicata al nostro ‘patrimonio storico e artistico’, il buon volontariato riesce ad apportare un grande aiuto per la sua conservazione e valorizzazione. La mostra sarà riproposta anche nelle aree di pertinenza dell’operato della AAVMV, che sono rappresentate dai Comuni di Empoli, Vinci, Montespertoli e di recente anche da Fucecchio, con cui ha in corso di sperimentazione una convenzione attinente al progetto regionale della “Magna Charta” dei Beni Culturali.
Durante il periodo di apertura dell’esposizione fotografica, saranno inoltre organizzate per scuole e famiglie, visite guidate gratuite della mostra e del centro storico di Empoli. Tali itinerari sul territorio hanno lo scopo principale di fare comprendere come ancora possiamo leggere in una città fortemente urbanizzata i segni della storia, dai romani sino ad oggi. Dal 9 febbraio al 10 di marzo all’interno dei locali che ospitano la mostra sarà inoltre possibile acquistare a prezzi ridotti le riviste di Milliarium e per chi vorrà ci sarà l’opportunità di diventare soci della Associazione Archeologica di Volontariato Medio Valdarno per farsi così travolgere dalla passione per l’archeologia! L’associazione nasce il 7 dicembre del 1972 ad opera di un piccolo gruppo di appassionati cultori di storia, appartenenti alle più varie estrazioni sociali e culturali.
Agli inizi degli anni '90 si evolve da semplice gruppo di appassionati a vera e propria organizzazione di Volontariato Attivo, dedicandosi, oltre alla ricerca archeologica, anche alla didattica e alla formazione, grazie alla stretta collaborazione con il CESVOT. L’Associazione, attualmente guidata dal dott. Leonardo Giovanni Terreni, che festeggia venti anni di presidenza, è sempre più proiettata verso collaborazioni scientifiche anche internazionali, che contribuiscono ad aumentare lo spessore culturale dell’organizzazione e l’orgoglio di appartenenza dei soci, che sono oltre 150.
E’ convenzionata con le Università di Firenze e Siena e collabora con continuità a ricerche archeologiche con il Dipartimento di Geofisica dell’Univ. del Molise, con le Università di Vienna e di Erlangen (Norimberga) e con l’Istituto di Archeologia Austriaco. (pt)