“Proprio da un ministro figlio di albergatori - dichiara il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Corchia - cresciuto a pane e turismo non ci saremmo mai aspettati che non tenesse conto del ruolo strategico del trasporto aereo per un sistema come quello toscano, oltretutto ribaltando la proposta dell’ Ente Nazionale dell’ Aviazione Civile, che pone Pisa ben prima di altri nella graduatoria degli aeroporti oggi inseriti in prima fascia“. “E’ pur vero, continua Corchia, che i giochi non sono ancora chiusi e che la palla passa al prossimo governo, ma proprio per questo occorre che Regione, categorie economiche, rappresentanze sociali alzino da subito la voce per evitare che questa incredibile decisione passi nel silenzio come semplice provvedimento tecnico di contenimento della spesa”. “E’ indispensabile, ha detto ancora il presidente regionale degli albergatori, che da subito si metta in atto un pressing, che faccia emergere la contraddizione evidente che c’è tra sviluppo ed un possibile ridotto ruolo del sistema aereoportuale toscano, in un contesto nel quale proprio il turismo straniero è strategico se si vuole che la economia di questo nostro comparto traini anche la ripresa di tutto l’indotto, che, per esempio, per quanto riguarda le imprese alberghiere ha come moltiplicatore un indice di 1 a 4“. “Rientrare tra gli aeroporti di rilevanza strategica a livello europeo, ha concluso Paolo Corchia, è condizione primaria per avere certezza di investimenti non solo da parte dello stato italiano, ma anche della Unione Europea: su questa questione si gioca anche la credibilità della Regione Toscana e del suo effettivo ruolo nella Conferenza Stato Regioni, prima occasione nella quale il piano presentato ieri sarà oggetto di confronto istituzionale“.