di Nicola Novelli Abbadia San Salvatore- Il Consorzio Terre di Toscana, raccoglie le strutture ricettive e le amministrazioni locali dell'Amiata, per rappresentare e promuovere l'offerta turistica rivolta a famiglie e gruppi a cui il territorio risponde con alberghi a conduzione familiare, agriturismi, appartamenti in affitto e cucina casalinga, ma anche arte e cultura, floklore e sport, feste popolari. La montagna, con dislivelli di oltre 1000 metri tra Castiglion d'Orcia e la vetta dell'Amiata, garantisce temperature fresche d'estate e sport invernali, terme a San Filippo e Bagno Vignoni e riserve naturali, oltre alle visite in miniera. “La caratteristica principale dell'Amiata è di consentire un autentico contatto con la natura a pochi chilometri dalle città di Siena, Arezzo e Firenze -spiega a Nove da Firenze la Vicesindaco di Abbadia San Salvatore, Patrizia Mantengoli, con delega al Turismo- con una montagna accimata di faggi sino alla vetta, una condizione ormai rara in Italia.
Altra grande risorsa è il cono vulcanico che combina le acque calde termali con la vecchia miniera di mercurio di Abbadia, chiusa nel 1976, ma ora divenuta parco minerario, per rendere fruibile un patrimonio di archeologia industriale. Come l'area interessata da Biossido di carbonio(CO2), che da pochi mesi è un percorso visitabile dai turisti per osservare le emissioni naturali di gas, grazie a un progetto condiviso con le università toscane. Una vacanza per tutti in cittadine tranquille, quali Abbadia, dove i bambini possono nuoversi da soli senza pericoli”. “Stiamo predisponendo, con gara d'appalto, il nuovo impianto di innevamento artificiale -annuncia a Nove da Firenze il consigliere comunale di Abbadia San Salvatore, Francesco Bisconti- per il turismo amiatino si tratta di una svolta, grazie al sostegno della Regione Toscana.
Entro due stagioni al massimo potremo garantire 10 chilometri di piste sempre innevate per lo sci alpino (le rosse Canal grande e la pista Panoramica), oltre a due campi scuola già innevati artificialmente e due tracciati di sci di fondo all'interno della faggeta. Il tutto raggiungibile in autovettura. Da notare che la pista Crocicchio è una ex coppa Europa omologata per lo slalom, oggi tappa di Pinocchio sugli Sci. E poi ci sono le passeggiate con le ciaspole, magari in notturna, davvero particolari tra i massi ghiacciati che scintillano alla luce della luna.
Ma se un giorno si scia, il giorno dopo si può alternare con la visita della Val d'Orcia, o un tuffo nelle piscine termali”. Foto di Miriam Curatolo
Sull'Amiata organizzare una stagione sciistica è più complesso che sulle Alpi. Anche l'impianto di innevamento artificiale avrà bisogno di essere alimentato da acqua che viene dalla valle anziché dalla sommità della montagna.
Le temperature possono essere assai rigide anche a dicembre, con minime oltre i -10 gradi. Ma tradizionalmente l'innevamento naturale arriva tra gennaio e marzo, come in tutto l'Appennino, mentre sulle Alpi la stagione inizia prima.