Firenze - La Regione completa il piano degli accordi con le sette province colpite dalle intense piogge del 10 e 11 novembre scorsi firmando le intese con i presidenti delle Province di Pisa, Andrea Pieroni, Arezzo, Roberto Vasai e Pistoia, Federica Fratoni, ai quali vanno complessivamente 8,92 milioni di euro. Questa mattina è stata l'assessore regionale all'ambiente, Anna Rita Bramerini, a firmare i tre accordi presso la presidenza della Regione in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Alla provincia di Arezzo sono destinati 5,2 milioni di euro, 3,1 andranno a Pisa e 620.000 euro a Pistoia. "Sono complessivamente 100 i milioni di euro che abbiamo attivato - spiega l'assessore Bramerini - a conclusione di un intenso lavoro di ricognizione compiuto dagli uffici regionali in collaborazione con le Province e i Comuni interessati che a questo punto hanno la possibilità di far partire i cantieri entro la fine dell'anno.
A questo primo e fondamentale stanziamento contiamo di aggiungere le risorse che attendiamo dal Governo, così come promesso e che serviranno per ulteriori interventi strutturali di messa in sicurezza. E' fondamentale infatti investire nella difesa del suolo e non limitarsi a riparare i danni". I 3,1 milioni di euro stanziati dalla Regione per la provincia di Pisa sono interamente destinati a interventi urgenti di rafforzamento degli argini del Serchio nel tratto che attraversa i comuni di San Giuliano Terme e Vecchiano e avranno l'Amministrazione provinciale come soggetto attuatore. I 5,2 milioni di euro destinati ad Arezzo andranno ai Comuni di Monterchi (1,3) per la realizzazione di uno stralcio funzionale della cassa di espansione e degli argini sul torrente Cerfone, a quello di Foiano della Chiana (2,2 milioni) per il consolidamento dell'argine destro del torrente Esse di Foiano, al Comune di Cortona (1,5 milioni) per l'adeguamento degli arigni del torrente Esse di Cortona e per la protezione dell'abitato di Camucia.
Alla rimozione di varie frane sulle rpovinciali 57,78, 59 34 e 48 sono destinati invece 140.000 euro, mentre 60.000 serviranno per rimuovere una frana sulla provinciale 77 in località Salaiole nel comune di Pieve Santo Stefano. Anche in questo caso il soggetto attuatore è la Provincia di Arezzo. A Pistoia i contributi regionali serviranno per il solo Comune di Cutigliano, l'unico ad aver subito danni in seguito alle piogge di novembre. Ecco il dettaglio degli interventi previsti. Al ripristino della difesa di sponda sinistra del Rio Botre e per garantire la stabilità del ponte in località Rivoreta andranno 150.000 euro. Altrettanti sono destinati ad interventi sulla strada di accesso in località Case Mori – Costi danneggiata a seguito di erosione del fiume Sestaione con isolamento di abitazioni in località Case Mori e Costi, e a quelli per il danneggiamento della strada di collegamento Frassa – Catino. Per la messa in sicurezza campeggio, della zona industriale/artigianale, con sistemazione dell'erosione con interessamento di un'abitazione in via delle Acacie, serviranno 130.000 euro. Alla sistemazione e regimazione dell'alveo del Sestaione per scongiurare il pericolo di inondazione verso abitazioni in località Frassa andranno 120.000 euro.
Infine 70.000 euro serviranno per il dissesto registrato sul Sestaione in zona Sega-Balzone con interessamento della viabilità. Arezzo – Passata la fase dell’emergenza e dei ripristini urgenti, è il momento di fare il punto sul grande lavoro svolto dal Consorzio di Bonifica Val di Chiana Aretina. Tutto sommato, il reticolo consortile ha reagito bene all’evento di piena, confermando ancora una volta un dato ormai assodato: si è potuto toccare con mano il positivo effetto della manutenzione e degli altri lavori realizzati sul territorio dal Consorzio.
Nessuno dei corsi d’acqua oggetto d’interventi recenti ha infatti presentato particolari problemi, anzi, proprio la realizzazione di alcuni lavori mirati ha potuto evitare importanti crolli arginali e allagamenti. Gli interventi di somma urgenza effettuati dal Consorzio in queste settimane hanno comportato una spesa di circa 50.000 euro, mentre altri 450.000 euro saranno necessari per gli interventi di ripristino urgenti da effettuare in seguito. Ecco alcuni degli interventi effettuati. Chiamata urgente, per il Consorzio, sulla Reglia dei Mulini, presso la Nave di Castiglion Fiorentino, dove si è chiusa una tana di animali sotto l’argine destro da cui fuoriusciva acqua.
Questa contribuiva, seppur in maniera minima, agli allagamenti causati dal ben più grave e consueto fenomeno di esondazione della Reglia dei Mulini a monte del tratto arginato. In caso di piena, la notevole quantità di acqua raccolta dalla Reglia dei Mulini e dal suo affluente infatti non riesce a confluire nel Vingone presso le Tre Acque. Ma non solo: l’acqua del Vingone rientra nella Reglia dei Mulini, percorrendola letteralmente all’indietro. Un problema di cui risentono gli edifici limitrofi a Cappella Brocchi e che può essere risolto completando le opere di messa in sicurezza che il Comune di Castiglion Fiorentino ha progettato.
L’intervento è suddiviso in due lotti, il secondo dei quali dovrebbe essere realizzato dal Consorzio con un finanziamento regionale. Altri disagi, sempre nella zona della Nave e in molte altre parti del Comprensorio sono arrivati dal reticolo privato, non in carico al Consorzio di Bonifica, che comprende i fossi dei campi e le fossette stradali, affidate alla manutenzione dei proprietari frontisti. Sempre nella zona della Nave, tra via di Pozzo Nuovo e l’area dell’ex-zuccherificio, i problemi vengono dalla Reglia della Misericordia e dal Torrente Renello, su cui il Consorzio ha attivato un intervento di ripristino della sezione idraulica per invasare una maggiore quantità di acqua.
Sulla Reglia della Misericordia l’intervento, più consistente, verrà programmato nel corso del prossimo anno, estendendo la manutenzione a monte della via di Pozzo Nuovo, mentre il tratto a valle, già oggetto di manutenzione da parte del Consorzio negli anni passati, necessita di ripristino e ridefinizione della sezione idraulica. Sempre a Castiglion Fiorentino, è stato necessario intervenire con urgenza per la chiusura di una falla sul Rio Fonte del Mazza, in località “Il Chiarone”.
Il crollo è andato ad aggravare la situazione già critica dell’impianto idrovoro gestito dalla Provincia di Arezzo. È stato così necessario pompare l’acqua utilizzando altre idrovore in aggiunta alle pompe fisse della Provincia. Nel Comune di Lucignano, una rottura sull’argine sinistro del torrente Vescina, poco a monte della strada provinciale 25 della Misericordia ha allagato i campi adiacenti e la strada per “Il Tozzo”, attraversando entrambe le carreggiate della strada provinciale 25 per poi confluire nel torrente Fossatone e in un fosso minore.
Per far fronte all’emergenza si è operato in due tempi, riuscendo a chiudere la falla con 20 blocchi di cemento, in modo da ripristinare l’argine. Sarà comunque necessario un nuovo intervento in estate per demolire e ricostruire in terra il tratto di argine in questione. Sono in fase di realizzazione i lavori del Consorzio per il ripristino della sezione idraulica del Vescina a valle della strada provinciale 25: con la riapertura della sezione a valle verrà migliorata la condizione del tratto dove si è verificata appunto la rottura.
Da valutare, nel lungo periodo, la possibilità di un intervento strutturale sul torrente Vescina, come la realizzazione di una o più casse di espansione. Nel Comune di Arezzo si sono verificati alcuni locali allagamenti causati dal reticolo minore, come nella zona di via Buonconte da Montefeltro, dove il torrente Frassina e il reticolo minore necessitano da tempo dell’intervento già progettato dalla Provincia e dal Comune di Arezzo, fermo in attesa di fondi. Di interventi strutturali, che Provincia e Comune hanno già programmato, necessitano anche il Fosso Sellina e il Rio Valtina. Il principale problema legato al reticolo in carico al Consorzio si è verificato sul Rio di Rigutino (terza categoria), circa 400 metri a valle dello sbocco del tombamento sotto Frassineto, dove si è aperta una falla sull’argine destro che ha provocato l’allagamento di terreni agricoli.
La falla è stata chiusa sistemando alcuni scogli e terra, ripristinando l’arginatura. Sarà comunque necessario un ulteriore intervento. Il personale consortile è stato impegnato anche nel monitoraggio dei principali corsi d’acqua in particolare nel Comune di Cortona, dove esistono argini anche imponenti, in prossimità di infrastrutture e edifici. Come in altre zone del comprensorio, si sono verificate piccole esondazioni del reticolo minore di acque basse nei terreni agricoli. In particolare, nella Reglia dell’Oppiello, è stato necessario intervenire con urgenza per chiudere le rotte che si erano create e per pompare l’acqua dalla Reglia nel Canale Maestro, evitando che si formassero ulteriori rotte.
Tuttavia, la recente realizzazione, da parte del Consorzio di Bonifica, della manutenzione del torrente Mucchia (terza categoria) e della Controfossa destra della Mucchia ha evitato rotte e dissesti, nonostante l’imponente piena. Anche la ripulitura della Reglia delle Lepri (terza categoria) recentemente realizzata dal Consorzio ha contribuito al rapido smaltimento delle piene dei corsi d’acqua bassa dalla piana di Camucia. Problemi anche per la presenza di una tana sull’argine destro del torrente Val di Capraia (terza categoria) presso la vecchia Fornace.
Da qui fuoriusciva una notevole portata d’acqua che finiva nella controfossa. Inoltre, una frana, sempre sull’argine destro, occludeva parzialmente la sezione della controfossa. I lavori hanno portato alla chiusura della tana e al ripristino della frana, nonché alla chiusura di altre tane sullo stesso argine. Il Val di Capraia, nella zona interessata da questi dissesti, non è ancora parte del reticolo gestito ordinariamente dal Consorzio, ma sarà a breve oggetto di un intervento della Provincia di Arezzo.
Il Consorzio lo inserirà nel Piano di manutenzione per l’anno 2013. Nei Comuni di Civitella in Val di Chiana e di Foiano della Chiana sono stati monitorati i corsi d’acqua principali, dove la manutenzione è tutt’ora in corso. Nel Comune di Marciano della Chiana i corsi d’acqua che sono stati oggetto di recente manutenzione, non hanno presentato particolari problemi, mentre nel Comune di Monte San Savino, oltre a monitorare i corsi principali, a breve oggetto di manutenzione ordinaria, si è intervenuti sul torrente Esse, chiudendo un sifonamento arginale, con il posizionamento di alcuni sacchi di sabbia.