La Squadra Mobile ha catturato un cittadino albanese ricercato a livello internazionale per l’omicidio di un suo connazionale avvenuto nella repubblica balcanica all’inizio del mese. Secondo quanto emerso dalle indagini della polizia locale, quel gesto, durante il quale rimase ucciso un uomo e ferito un altro a colpi di fucile, sarebbe stato spinto dalla vendetta, come confessato dallo stesso indiziato: a giugno il figlio di 9 anni dell’arrestato rimase colpito a morte durante un’azione di fuoco organizzata proprio dalla famiglia delle vittime. La vicenda scaturì per futili motivi a seguito di una serie di minacce scambiate tra i due gruppi familiari.
La testimonianza del superstite al secondo episodio di violenza ha inchiodato l’assassino. La Sezione Criminalità Straniera coordinata dal Sostituto Commissario Erminia Del Prete si era messa sulle tracce dell’omicida che risultava già essere stato identificato in passato nel territorio fiorentino durante controlli ordinari delle volanti. Fuggito dall’Albania, lo straniero era infatti tornato nel capoluogo toscano presso alcuni parenti. Gli inquirenti, a fronte di mirati accertamenti, lo hanno individuato in viale Belfiore dove martedì sera è stato fermato a bordo di un’ autovettura.
Nei confronti del cittadino albanese finito a Sollicciano e sul quale pende anche l’accusa di tentato omicidio e possesso di munizionamento e armamento da guerra, è stata avviata la procedure di estradizione.