I teatri pubblici possono essere spazio di libertà, svincolati da ogni costrizione artistica, politica e finanziaria? Possono animare la vita delle nostre città offrendo al pubblico nuove prospettive interpretative su essenziali domande della vita? Sono gli interrogativi che rappresenteranno il nocciolo della discussione nell’ambito delle tre giornate dell’assemblea generale dell’European Theatre Convention, che quest’anno si svolge da stasera a sabato 27 tra Prato e Firenze, ospite del Teatro Metastasio Stabile della Toscana che ne è membro. L’ETC riunisce oltre 50 fra i più importanti teatri europei.
Saranno dunque professionisti del teatro da tutta Europa a testimoniare le più diverse realtà artistiche; dalla Norvegia e dall’Olanda come dalla Francia, attraverso l’Europa centrale e la Germania fino alla Romania e alla Turchia. Mentre l’Europa è toccata da una profonda crisi identitaria, questo incontro vuole invitare a riflettere sulla situazione attuale del teatro e sul futuro di un comune progetto europeo. Domani 26 ottobre i lavori si svolgeranno nell’auditorium di Santa Apollonia in via San Gallo a Firenze.
Alle ore 10 l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti e il presidente del Teatro Metastasio Stabile della Toscana Umberto Cecchi porteranno il loro saluto ai partecipanti al meeting.