del Dott. Paolo Biasci Segretario Regionale FIMP Toscana Per garantire un’efficace prevenzione occorrono strategie vaccinali omogenee. E’ questo il messaggio lanciato dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) della Toscana in occasione del Congresso regionale che si svolge a Montecatini dal 20 al 21 ottobre. I Pediatri di Famiglia sono per tradizione e cultura molto orientati alla prevenzione oltre che alla cura delle malattie e, quindi, hanno sempre posto particolare attenzione alle vaccinazioni che devono essere sempre sicure.
Non dobbiamo dimenticare che ogni individuo vaccinato protegge anche le persone intorno a sé secondo il principio della herd immunity (immunità di gregge); non si vaccina per proteggere solo il singolo individuo ma anche per proteggere tutta la comunità. Da circa dieci anni la FIMP ha operato ad ogni livello attraverso i propri rappresentanti con l’obiettivo di superare le differenze regionali nell’offerta vaccinale e in quel contesto la Fimp Toscana ha avuto un ruolo fondamentale.
Purtroppo fino ad oggi in l’Italia si è registrata una situazione a macchia di leopardo con alcune regioni virtuose sul fronte dell’offerta attiva e gratuita dei vaccini ed altre che prevedono diversi regimi di pagamento. L’obiettivo principale rimane comunque quello di far si che tutti i medici che si occupano di vaccinazioni effettuino una scelta omogenea e propongano ai propri assistiti la stessa strategia preventiva in sintonia con le evidenze scientifiche; acquistando sempre maggiore autorevolezza e credito nei confronti dei cittadini come punto di riferimento per il mantenimento di uno stile di vita sano.
Appare quindi paradossale che proprio in una regione per tanti aspetti virtuosa come la Toscana, da dove è partita l’idea di omogeneizzare i comportamenti in ambito vaccinale, si riscontrino delle eterogeneità applicative tra ASL ed ASL; nonostante da sempre la Commissione Regionale Vaccini aggiorni con regolarità il Calendario con lo scopo di dare linee di indirizzo operative. Il Calendario Regionale Vaccini viene tenuto in considerazione ovunque, ma cambia l’offerta di alcune vaccinazioni.
In particolare, ad oggi, su 12 ASL solo in 5 è possibile farsi vaccinare anche presso lo studio del proprio Pediatra di Famiglia, nonostante l’Accordo Regionale per la Pediatria di Famiglia lo preveda sin dal 2001. Molte sono le differenze tra le varie Aziende, sia nella disponibilità di vaccini, sia nell’accesso alla vaccinazione a costi diversi, con evidente ricaduta economica sulle famiglie e maggiori difficoltà per quelle con disagio sociale.
Ci sono addirittura vaccinazioni offerte gratuitamente in una Asl e dietro pagamento di diverse decine di euro in un’altra, magari in centri vaccinali che distano pochi chilometri. E’, invece, evidente l’importanza di un comportamento equo ed omogeneo in tutta la Regione sul fronte dell’offerta vaccinale. Ma le differenze non sono solo di tipo economico. Infatti, in certi casi vengono ad essere diversamente interpretate anche precise indicazioni regionali sulla temporalità di effettuazione di dosi di vaccino e sulla modalità di offerta.
Una situazione disomogenea di fatto che si traduce in una diversità di accesso alla prevenzione delle malattie infettive nei bambini e negli adolescenti e, quindi, in diverse opportunità di mantenimento della salute che è invece un diritto fondamentale dell’individuo come stabilisce l’articolo 32 della nostra Costituzione. La Fimp ha sempre perseguito iniziative volte a garantire che tutti i nuovi nati e comunque tutti i cittadini abbiano le stesse opportunità di salute cercando di condividerle con le varie associazioni che hanno a cuore questi principi.