Musica dei Popoli: Ombre di Bali giovedì e venerdì all'Auditorium FLOG

Lo spettacolo in scena il 18 e 19 ottobre, con I Wayan Wiya. Il dalang propone la storia di Sutasoma ovvero il seguito del Mahabharata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2012 23:41
Musica dei Popoli: Ombre di Bali giovedì e venerdì all'Auditorium FLOG

Il Wayang Kulit è una delle più antiche forme di teatro a Bali, dove ogni espressione artistica è strettamente connessa alla vita religiosa e sociale della comunità. Viene rappresentato durante cerimonie religiose, pubbliche e private, ed è sicuramente uno degli spettacoli più amati e seguiti in quanto rappresentazione microcosmica dell’universo. Lo spettacolo delle ombre balinesi, sebbene tratti temi fondamentali del destino umano propri delle grandi epiche indiane, offre continue occasioni di divertimento perchè ricco di dialoghi e scene comiche.Le marionette sono tagliate ed incise minuziosamente su pezzi di cuoio, caratterizzate da forme, grandezza e colori diversi che permettono di distinguere gli oltre 100 caratteri proposti nei vari episodi.

Il dalang (colui che da’ vita alle marionette) I Wayan Wija, il più famoso marionettista di Bali, presenta uno spettacolo realizzato con le ombre di cuoio e ispirato dal libro “Sutasoma”, seguito del poema indiano Mahabharata, originariamente scritto in sanscrito e giunto in Indonesia nel XI secolo. Ma anche la musica ha un ruolo fondamentale nel Wayang Kulit: eseguita da una piccola orchestra gamelan diretta dallo stesso dalang e composta da quattro gender wayang (barre in bronzo che hanno come cassa di risonanza canne di bambú), caratterizza fortemente lo spettacolo per la continua e stretta interazione che vi e` tra il dalang e i musicisti. Già ospiti con grande successo dell’edizione 2000 di MUSICA DEI POPOLI, il TEATRO DELLE OMBRE DI BALI è uno spettacolo che affascina grandi e piccini per le differenti chiavi di lettura offerte e la magia senza tempo delle sue atmosfere sopravvissute a secoli di trasformazioni. SUTASOMA cosa racconta il libro La storia raccontata dallo spettacolo e`tratta dal libro Sutasoma; il seguito del Mahabharata che racchiude storie del Buddhismo.

Sutasoma in eta` ancora giovane viene designato quale futuro re ma non si sente pronto, crede che prima di poter diventare re e dunque essere capace di guidare e salvare il mondo, abbia bisogno di conoscere la “sua realta`”, cioe` di sapere chi lui sia veramente. Il corpo e` come una rappresentazione microcosmica del mondo, chi non conosce se stesso come puo`sapere ed essere cosciente di quali siano le azioni giuste da compiere per guidare il mondo? Cosi` Sutasoma decide di rifugiarsi nella foresta e dedicarsi alla meditazione durante la quale viene visitato da ninfe celesti che cercano di sedurlo, ma lui non si lascia distrarre.

Continua a meditare fino a che gli appare il suo stesso spirito che altri non e` se non lo stesso Bhudda, che ordina a Sutasoma di ritornare nel suo regno per salvare il mondo. Sutasoma riprende il suo cammino verso casa. Nel frattempo il mostro (rakshasa) Sudahana, primo ministro del re Purusada, per ordine dello stesso re, e` alla ricerca di 100 re da sacrificare come dono al dio del tempo Kala. Sudahana nella foresta incontra il re Dasabahu del regno di Kasi, che e` un re giusto, anche lui vuole salvare il mondo.

Sudahana e Dasabahu si scontrano in una lotta. Dasabahu e` la reincarnazione del dio Brahma ( il dio creatore) e riesce a sconfiggere Sudahana. Quest’ultimo scappa e incontra Sutasoma al quale chiede aiuto e protezione. Sutasoma non puo` rifiutare una richiesta di aiuto; ma viene scorto da Dasabahu che lo scambia per Purusada. Dasabahu si adira, crea il fuoco emettendo una grande fiamma dalla bocca con l’intento di incenerire Sutasoma. Solo che Sutasoma riesce a trasformare il fuoco in acqua.

Dasabahu si adira ancora di piu`, impugna il suo arco e scocca una freccia verso Sutasoma che pero` trasforma la freccia in fiore. In un crescendo di furore, Dasabahu afferra e solleva una grandissima roccia, la vuole scagliare contro Sutasoma, ma anche quest’ ultima viene trasformata da Sutasoma. I fiori, l’acqua, la grande roccia, vanno a creare un meraviglioso giardino pensile. Sutasoma dimostra che se si vuole, la rabbia puo` essere trasformata in amore. Ma Dasabahu, al contrario di Sutasoma, non riesce a controllare la sua rabbia e finisce per trasformarsi in un enorme mostro.

Arriva Resikesawa, uno dei seguaci di Sutasoma, affermando che Sutasoma e` un suo cugino in cammino verso casa dopo essersi dedicato alla meditazione. Al sentire questa notizia, Dasabahu e` felice essendo proprio Sutasoma colui che stava cercando con l’intenzione di farlo sposare con la sorella Candrawati. Sutasoma in principio non vuole seguirlo nel regno di Kasi dove lo aspetta Candrawati, il suo desiderio e` di tornare prima al suo regno e rincontrare il padre. Dasabahu e` in disaccordo e arriva a minacciare di uccidere il mostro Sudahana se Sutasoma non lo segue prontamente.

Sutasoma non puo` abbondanare chi ha chiesto la sua protezione e per dimostrare a se stesso che la sua intenzione e` di salvare il mondo e non di creare altro male, decide di seguire i desideri di Dasabahu e di sposare Candrawati prima di fare ritorno al suo regno. Alessandra Pagliai

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