Firenze– La fotografia d’autore sarà ospite dal 1° ottobre sul rinnovato sito web del Consiglio regionale della Toscana, per dar voce ad un patrimonio disperso. Ad avviare concretamente il progetto la disponibilità di un protagonista della fotografia internazionale, George Tatge che con i suoi scatti espressivi racconta la nostra regione, in modo istintivo, viscerale, senza preconcetti: non foto di genere ma sintesi personali di sguardi, di luoghi e non luoghi, di paesaggi umani.
“Un’idea di Toscana”, questo il titolo dell’iniziativa – a costo zero per il Consiglio regionale – che mette a disposizione degli artisti uno spazio on line per pubblicare fotografie che rappresentino la propria “idea di Toscana”. Tatge mette a disposizione circa sessanta fotografie per la pubblicazione sul sito web del Consiglio regionale. "Il Consiglio, da sempre attento ai talenti artistici e alle innovazioni, apre una finestra alla fotografia d’autore contemporanea – dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Giuliano Fedeli–.
Speriamo che l’esempio di Tatge sia seguito da altri artisti di prestigio, in particolare giovani". “Non importa – afferma Tatge - se mi trovo in un bosco o in una città, è ciò che mi circonda che mi parla, mi incita, mi ispira. Indago negli interstizi, nei dettagli. Mi soffermo su oggetti e luoghi meno importanti e meno frequentati.” “Le mie immagini – aggiunge il fotografo - non denunciano e non declamano, sono frammenti della Toscana che invitano a meditare su qualcosa di marginale, quasi nascosto”. Il Consiglio regionale ha autorizzato l’uso del logo per il film documentario digitale di David Battistella “Luce e argento: La vita fotografica di George Tatge”, che verrà proiettato al Cinema Odeon il 10 ottobre alle 15, ingresso gratuito.(bb) George Tatge è nato a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano.
Ha trascorso l’adolescenza tra l’Europa ed il Medio Oriente prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Laureato in letteratura inglese, incominciò a studiare la fotografia con l’ungherese Michael Simon. Si trasferì in Italia nel 1973, lavorando prima a Roma come giornalista e quindi a Todi, dove ha scelto di vivere per dodici anni, scrivendo per Art Forum e altri, e portando avanti le sue ricerche fotografiche. La sua prima mostra in Italia è stata alla Galleria Il Diaframma di Milano nel 1973.
Il primo libro “Perugia terra vecchia terra nuova” dell’81. Da allora ha presentato mostre in America e in Europa e le sue opere fanno parte di collezioni tra cui quella del Metropolitan Museum di New York, del George Eastman House di Rochester, del Houston Museum of Fine Arts, del Centre Canadien d’Architecture a Montreal, del Helmut Gernsheim Collection a Mannheim e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Dall’86 al 2003 è stato dirigente tecnico-fotografico della Fratelli Alinari di Firenze, per la quale ha condotto campagne fotografiche su tutto il territorio italiano.
Tra le mostre più importanti: The American Academy a Roma nell’81 (solo), il MASP di Sao Paulo, Brasile nell’88 (solo), la Biennale di Venezia nel ‘95, il Museo Peggy Guggenheim di Venezia nel 2005, il Reiss-Engelhorn Museum a Mannheim nel 2003, The George Eastman House a Rochester nel 2004, e il MAXXI di Roma nel 2007. La sua mostra personale “Presenze—Paesaggi italiani” aprì alla Villa Bardini di Firenze nel 2008 e da allora è stata al CAMEC di La Spezia, al Museo di Trastevere di Roma, al Palazzo Gopcevic di Trieste e alla Rocca Paolina di Perugia.
Nel 2010 gli è stato assegnato il Premio Friuli Venezia Giulia per la Fotografia. Adopera un banco ottico Deardorff 13x18cm per la maggior parte delle sue fotografie. Vive a Firenze.
