Aggiornare la posta elettronica, rispondere alle email, essere online h24. Restare sempre e ovunque connessi:può diventare una malattia, un ‘malessere’ psicofisico simile alla dipendenza, spesso causato dai ritmi imposti dalla nostra vita frenetica. Per risolverlo nasce il Movimento Slow Communication ideato da Andrea Ferrazzi, giornalista e consulente, attualmente responsabile della Segreteria del vice presidente vicario del Consiglio Regionale del Veneto. Slow Communication s’ispira ai più celebri Slow Food e Cittaslow, due pionieri di questo tipo di filosofia.
Andrea Ferrazzi sarà tra gli ospiti di Internet Festival 2012 . Presenterà Slow Communication al pubblico del Festival nell’incontro in programma sabato 6 ottobre dal titolo "Contro la dittatura del tempo reale. Percorsi per un uso consapevole del web". Il panel verrà moderato da Fabio Chiusi (giornalista e blogger) e vedrà anche gli interventi di Luca Conti (giornalista e blogger), Federico Guerrini (giornalista e blogger), Alessandro Lanni (caporedattore della rivista Reset e docente all'Università La Sapienza di Roma) e Paolo Saturnini (fondatore di Cittaslow).
L’incontro è a ingresso libero come tutti gli eventi dell’Internet Festival. “Come si può facilmente intuire – spiega Andrea Ferrazzi – il movimento Slow Communication trae ispirazione dall’esperienza di Slow Food e Cittaslow. Slow Communication s’inserisce in questo ambito culturale e, nello specifico, si propone di promuovere una nuova cultura digitale, una nuova alfabetizzazione mediatica e una nuova etica intellettuale fondata sulla ricerca di un equilibrio sostenibile tra la velocità e l’immediatezza del web e il pensiero lento, lineare e approfondito che utilizziamo per seguire una lunga narrazione e un’argomentazione complessa oppure per riflettere sulle esperienze della nostra esistenza.
Se l’alimentazione da fast food può nuocere alla salute delle persone, la comunicazione frenetica e schizofrenica di Internet rischia di avere conseguenze negative sul così detto capitale umano e sociale, nonché sulle istituzioni democratiche. Ecco perché la promozione di una nuova cultura digitale è prima di tutto un impegno civico: solo una dieta mediatica equilibrata contribuisce a curare o a mantenere in salute la salute le nostre democrazie”. Per maggiori informazioni www.internetfestival.it