"La Provincia di Firenze ha utilizzato tutti gli strumenti consentiti dalla legge per affrontare gli ungulati". L'assessore provinciale alla Caccia Laura Cantini rimarca come siano state messe in campo azioni per dare la possibilità di aprire la caccia ad alcuni tipi di ungulati, in particolare caprioli, già dal I agosto. I dati evidenziano una diminuzione di danni nelle aziende agricole. Si vedrebbero dunque i risultati di un'azione cresciuta negli anni contro i cinghiali. Per i danni provocati dai lupi, che sono specie protetta e non cacciabile, decisivi diventano recinzioni e dissuasori allestiti sulla base delle richieste degli agricoltori.
Adottato il piano faunistico venatorio e tutti i provvedimenti attuativi. La Provincia di Firenze "è considerata un esempio nella nostra regione". Questa, in sintesi, la risposta data dall'assessore alla Caccia Laura Cantini a una domanda d'attualità dei consiglieri provinciali del Pdl Leonardo Comucci, Massimo Lensi e Piergiuseppe Massai circa gli strumenti messi in campo dalla Provincia per arginare l'invasività degli ungulati e dei lupi nel territorio. "Che il dato generale sia più confortante - commenta Massi - ci fa piacere, ma non risolve il problema di zone, il Chianti e il Mugello in particolare, che sono sistematicamente colpite da questi animali.
Questi problemi si risolvono non solo con i regolamenti, ma un'azione mirata in quelle specifiche aree dove il problema sussiste in modo consistente".