Dopo l'illustrazione fatta dall'assessore alla Caccia Laura Cantini, il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato il regolamento per la gestione ed il prelievo venatorio degli ungulati nella provincia di Firenze. Si sono pronunciati a favore Pdl, Idv e Sel. Contrari Pdl, Gruppo Misto e Lega. Con il regolamento, si compensano gli spazi lasciati aperti per disposizioni adatte ad esigenza gestione venatori degli ungulati, osservando comunque l'impostazione generale e i limiti del regolamento regionale.
Una prima bozza del regolamento era stata proposta e illustrata, nel corso della Consulta plenaria della caccia a dicembre, alle associazioni ambientaliste, venatorie e agricole e agli ambiti territoriali di caccia, a cui è stato richiesto di inviare osservazioni scritte. Dall'esame delle osservazioni, sono state valutate solo quelle non in contrasto con il regolamento regionale o con le disposizioni nazionali o regionali che normano l'attività di caccia agli ungulati. Si è invece tenuto conto delle proposte di semplificazione o miglioramento comportanti esclusiva discrezionalità della Provincia. Accolta, dunque, la proposta di suddividere il territorio in due vocazionalità, ovvero "vocato" o "non vocato" alle singole specie di ungulati.
Demandata a una modifica che può operare solo la Regione Toscana la proposta di inserire l'obbligo per chi effettua la caccia al cinghiale, sia in area vocato che in area non vocati, di esercitare nella singola giornata unicamente quel tipo di caccia. La proposta è stata ritenuta molto interessante dalla Provincia di Firenze perché potrebbe alleggerire la pressione venatorio sulle specie diverse dal cinghiale e potrebbe offrire a chi esercita la caccia alla migratoria o alla piccola fauna stanziale, maggiori garanzie di carniere, dal momento che diminuisce la concorrenza.
Un obbligo del genere tuttavia non può essere inserito in un regolamento provinciale. Accolta la proposta di inserire uno specifico tesserino per chi effettua il recupero di ungulati ferito con cani da traccia. Per la stesura del Regolamento la Provincia ha consultato ripetutamente l'Ufficio Caccia del Circondario Empolese Valdelsa e gli Ambiti territoriali di Caccia Fi 4 e Fi 5. A favore gli interventi di Melani (Pd), Lazzerini (Sel) e Cresci (Idv), mentre Pdl e Lega, rispettivamente con Piergiuseppe Massai e Marco Cordone, hanno motivato la loro contrarietà ritenendo che si sia andati "a regolamentare la caccia in maniera tale da disincentivarla".
Il regolamento entra in vigore il 16 marzo 2012, giorno successivo alla conclusione della caccia di selezione ai cervidi e bovidi per la stagione venatoria 2011-2012.