L’Osservatorio sul recupero della Costa Concordia, riunito a Firenze fino alla tarda serata di ieri, ha dato via libera al consorzio Titan-Micoperi, incaricato da Costa Carnival, per l’avvio della seconda tranche di lavori utili alla rimessa in galleggiamento del relitto. “L’Osservatorio – rileva la presidente Maria Sargentini – ha individuato solo la necessità di integrare alcune documentazioni sulla base dei report prodotti quotidianamente nella base operativa del Giglio, ma lo stato del programma dei lavori risulta soddisfacente.
La tempistica registra in verità qualche ritardo; la prima fase infatti si chiuderà ai primi di ottobre per problemi insorti durante le attività e connessi alle caratteristiche del fondo marino in cui sono state predisposte le sedi per i micropali ”. Mentre prosegue in Fincantieri l’assemblaggio dei cassoni che consentiranno il galleggiamento, e la costruzione delle piattaforme sottomarine su cui poggerà lo scafo nella fase di raddrizzamento (tutto questo materiale passerà poi per la base logistica di Piombino), le squadre di operai e sub lavorano sul fianco della Concordia per alloggiare i martinetti e i cavi che saranno messi in tensione dai quattro blocchi di ancoraggio immersi e piantati con decine di micropali sul fondo marino lato terra rispetto al relitto. Tutti i lavori avanzano naturalmente, sottolinea ancora la presidente Sargentini, sotto il continuo e costante monitoraggio di acque, aria e territorio (con particolare attenzione allo smaltimento dei materiali e dei rifiuti di risulta dai lavori), portato avanti da tutti i soggetti di controllo attivati dalla Conferenza dei Servizi per il recupero e rappresentati nell’Osservatorio: Regione Toscana , Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Dipartimento della Protezione Civile, Arpat, Provincia di Grosseto, Comune dell’Isola del Giglio, Ministero dell’Interno, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ispra, Capitaneria di Porto di Livorno, Ministero della Salute e Istituto Superiore della Sanità. Il Libro della tragedia. Ma il naufragio della Concordia è anche una tragedia del mare fatta di repentini eroi e di insospettabili pescecani.
Costellata di assurdità, di decisioni non prese e di personaggi, perché chiamarli protagonisti sarebbe stonato, innalzati subito a salvatori, per poi scoprire che forse avrebbero potuto benissimo essere collocati sotto la casella opposta nella ipotetica e inutile lista dei buoni e dei cattivi. E la sensazione, sull'Isola e altrove, che niente sarà mai come prima. Il libro di Cristina Rufini racconta la tragedia, le storie dei passeggeri, la risposta dell'Isola e dell'ambiente, le indagini: i particolari di una storia che segna la nostra epoca.
Corredato dai documenti originali dell'inchiesta e interviste inedite l'instant book vuole tracciare una rotta nel caos creato dal disastro della Costa Concordia, che ha avuto echi e risonanze in tutto il mondo. Cristina Rufini è la cronista che ha seguito passo per passo il caso della Costa Concordia per La Nazione di Grosseto, conoscendone da vicino ombre e luci. Da anni lavora come giornalista occupandosi di cronaca giudiziaria.