Al via l’anno scolastico e al via anche i progetti scolastici tra cui spicca l’innovativo “Errecubo Scuole in rete e reti di scuole nell’istruzione superiore” presentato questa mattina a Firenze. Qualche dato sulla rete scolastica toscana: 38 direzioni didattiche con 246 plessi scolastici; 273 Istituti Comprensivi con 1.965 plessi; 21 Medie autonome con 31 plessi; 177 Istituti Superiori con 394 plessi. In tutta la Toscana il totale è di 509 “Istituzioni” e 2.636 “plessi”. Presentato questa mattina dunque, nella sede di UNCEM Toscana, il progetto pilota "Errecubo, scuole in rete e reti di scuole" nell'istruzione superiore, che vede coinvolti gli istituti classici superiori di Aulla, Barga e Massa Marittima, e che ha fra i suoi obiettivi la valorizzazione degli standard della formazione e della qualità dell'istruzione, il raggiungimento di un livello di eccellenza nella didattica grazie alle nuove tecnologie, la soluzione di diverse problematicità presenti nelle scuole di montagna, lo sviluppo di un linguaggio digitale e l'integrazione fra scuole anche territorialmente distanti fra loro.
"Errecubo nasce dove finisce ”Errequ@dro”, iniziativa che ha coinvolto le scuole elementari e medie. La convinzione dei proponenti è che i licei classici restino fondamentali e da qui il lavoro per permettere a tre diverse realtà lontane, ma con caratteristiche comuni, di collaborare in virtù delle opportunità offerte dall'inserimento della telematica nella didattica. Il progetto nasce con lo scopo di valorizzare gli istituti superiori grazie ad una rete che permetta di svolgere - con l'aiuto di tecnologie all'avanguardia, attività didattiche di ampio respiro.
lavagne interattive e sistemi di teleconferenza in sincrono, alle scuole "Leopardi" di Aulla, "Ariosto" di Barga e "Lotti" di Massa Marittima - vere e proprie lezioni, senza la presenza fisica degli studenti nel luogo dove avviene l'attività didattica. “Nell’Agenda Digitale del Governo – ha detto Giovanni Biondi, capo del dipartimento programmazione e gestione risorse Miur Roma - verrà inserita una norma che valorizzerà e sosterrà questo importante progetto”. Una buona notizia per un progetto che, secondo Rosa Maria Di Giorgi, assessore al Comune di Firenze e responsabile scuola di Anci Toscana, “può far fare un salto di qualità alla scuola toscana”.
Angela Palamone, dirigente dell'ufficio scolastico regionale per la Toscana, ha sottolineato quanto “usare nuove tecnologie a scuola è la strada corretta per stimolare e rendere più interessante la didattica”. "Si tratta della prima esperienza in Italia che mette insieme più territori di più province puntando all'eccellenza didattica – ha sottolineato il presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani -. Modificare la didattica non è mai una cosa semplice. Dovremo costruire regole di accesso a questa nuove modalità di insegnamento che si inseriscono in una grande tradizione, quella dei licei classici.
Un augurio a tutti per il nuovo anno scolastico”. Inoltre, come spiega Paolo Bissoli, vice presidente Uncem, “lo scopo del progetto mira ad integrare il normale percorso formativo di queste scuole con lezioni e videoconferenze nell’ambito di quattro grandi progetti dedicati al giornalismo, all’utilizzo della multimedialità nella didattica delle lingue antiche, alla scuola di immagini e alle culture a contatto: con la memoria dei popoli. Un’opportunità che, in questi territori poco centrali, gli studenti difficilmente avrebbero potuto avere”. All'incontro erano presenti, inoltre, il dirigente dell'ufficio scolastico regionale per la Toscana, Angela Palamone, il responsabile scuola di Anci Toscana, Rosa Maria Di Giorgi, l'onorevole Rosa De Pasquale, della commissione cultura e istruzione della Camera dei Deputati, collegato in videoconferenza Giovanni Biondi, capo del dipartimento programmazione e gestione risorse umane Miur Roma.
Presenti anche i sindaci e rappresentanti dei Comuni interessati – Aulla, Barga e Massa Marittima – i dirigenti scolastici dei tre licei, i presidenti delle Unioni dei Comuni di Lunigiana, Media Valle e Colline Metallifere, alcuni consiglieri regionali, i presidenti delle Conferenze zonali dell'istruzione, i dirigenti degli uffici scolastici delle province di Grosseto, Lucca e Massa (quasi tutti presenti in sede, alcuni collegati in videoconferenza).