Da oggi fino al 2014 la sanità Toscana deve fare a meno di oltre 300 milioni, conseguenza dello spending review del Governo che ha tagliato la spesa sanitaria che non premia le regioni virtuose come la Toscana ma anzi, le penalizza mettendo a rischio l’erogazione dei servizi essenziali per le fasce più deboli della popolazione. Il futuro del servizio sanitario regionale, lo sforzo di mantenere inalterati i livelli di assistenza e il progetto di riorganizzazione avviato dalla Giunta regionale sono stati i temi del dibattito dal titolo "Tra tagli e risparmi, quale futuro per la sanità pubblica" che si è svolto martedì 22 agosto alla Festa Democratica di San Giuliano Terme con Federico Gelli dell’esecutivo regionale del Partito Democratico, Rocco Damone, direttore generale ASL 5 di Pisa.
Giovanni Montanelli, capogruppo PD San Giuliano Terme in Consiglio Comunale e Alberto Porcaro, componente direzione comunale PD San Giuliano Terme. E’ stato un incontro partecipato che ha visto anche molti interventi tra il pubblico presente. Segno che questo tema interessa tutti i cittadini che vedono nel sistema sanitario toscano e nella sua qualità un punto di riferimento fondamentale e che, con la manovra economica varata dalla Regione all’inizio di agosto, nel prossimo futuro cambierà totalmente il suo volto.
Dai livelli di compartecipazione ai costi delle prestazioni, i famosi ticket che stabiliscono su quanto si paga sulle ricette e le prestazioni in base alle fasce di reddito, il nuovo tariffario regionale sulle prestazioni dei Dipartimenti di prevenzione delle Usl, al riordino delle aziende sanitarie che prevede la revisione dei modelli organizzativi, i posti letto e gli accorpamenti delle strutture ospedaliere. “Ci troviamo di fronte a scelte dolorose e complesse – ha detto Federico Gelli - che potranno essere affrontate positivamente solo con la partecipazione e l’impegno di tutti”.
All’interno di questo dibattito è stato affrontato anche il nodo dell’evasione fiscale che in Italia ha raggiunto livelli insopportabili, si parla ormai di oltre 200 miliardi di euro l’anno. “Una delle priorità del nostro progetto di governo per il Paese - ha sottolineato Gelli - è quella di recuperare una parte consistente di queste risorse perché solo in questo modo sarà possibile far pagare meno tasse a chi già le paga e mantenere efficienti e migliorare i servizi pubblici essenziali come la sanità”.