In serata il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sarà sui luoghi dell'incendio che ha colpito la Maremma, l'incontro è fissato a Marina di Grosseto con le autorità locali. "Sono trascorsi un paio di lustri da quando lanciai l’idea di estendere i confini del Parco regionale della Maremma sino all’area protetta della Diaccia Botrona per tutelare la Pineta del Tombolo: il bosco che si estende per 15 chilometri parallelamente alla linea di costa di Marina di Grosseto" a ricordarlo è Alessandro Antichi, consigliere regionale PdL e già sindaco di Grosseto "La Pineta del Tombolo è sita nel mezzo tra la foce dell’Ombrone e il padule della Diaccia Botrona, ovvero tra un parco naturale regionale e una riserva naturale di importanza internazionale. Non serve una genio per comprendere che le stesse ragioni di tutela che giustificano le due aree protette non possono non sussistere anche per ciò che sta nel mezzo. E poi, la Pineta del Tombolo è, essa stessa, un’area naturale protetta.
Quindi perché non ricomprenderla, insieme alla Diaccia Botrona, nell’ambio e nella gestione del Parco regionale della Maremma? I vantaggi: valorizzazione turistica del territorio, come dimostra il buongoverno del Parco della Maremma a cui mi onoro di aver contribuito come Sindaco (dal 1997 al 2005) e successivamente come Consigliere regionale. Proteggere l'ambiente è fare, è operare, è trasformare, è creare. Chi è nato e vive in Maremma, sa perfettamente che il nostro ambiente è così bello, non solo e non tanto perché è intatto, ma soprattutto perché è stato sapientemente trasformato e conservato dall'uomo. Oggi i vincoli del parco naturale non possono far paura a nessuno, proprio perché tali non sono, ma concrete opportunità di tutela, valorizzazione e di progresso economico.
Apriremo un confronto serio con le rappresentanze istituzionali e sociali e con la cittadinanza per dare a questa modesta, ma credo interessante, proposta la concretezza che merita. Per ogni cosa c’è il suo momento. E forse il momento buono è arrivato. Per quanto tragica sia stata l’occasione.” Prorogato intanto nel territorio fiorentino fino al 30 settembre il periodo ad alto rischio incendi boschivi, col divieto assoluto di abbruciamento dei residui vegetali, anche oltre la fascia di 200 metri dal bosco, su tutto il territorio provinciale.
Divieto in vigore 24 ore su 24 anche per i castagneti da frutto, “che riveste particolare importanza perché proprio in questo periodo - si spiega dall’Unione montana dei Comuni del Mugello - gli agricoltori sono abituati a incendiare i materiali di scarto e di ripulitura dei castagneti”. La proroga è stata disposta dalla Provincia di Firenze, avvisa l’Unione Montana dei Comuni del Mugello, considerato “l’andamento climatico verificatosi fino ad ora, che ha determinato condizioni di estremo pericolo per l’innesco di incendi dovuti alle elevate temperature, nonché alla conseguente cospicua presenza di materiale vegetale secco e facilmente infiammabile”.
Condizioni che perdureranno, in base alle previsioni meteo, anche nel mese di settembre. L’Unione Montana dei Comuni del Mugello precisa che “il divieto potrà essere ulteriormente prorogato dalla Provincia sulla base delle condizioni meteo. Pertanto, tutti gli interessati, anche dopo il 30 settembre, sono tenuti a informarsi presso le strutture competenti delle disposizioni in vigore al momento”. In caso di avvistamento di incendi boschivi, le strutture d’intervento da avvisare e allertare sono : la Sala Operativa Unificata Permanente della Regione Toscana, 800 425 425, attiva h 24; Corpo forestale dello Stato 1515; Vigili del fuoco 115. Sono stati 135 gli incendi boschivi divampati ieri in tutta Italia a impegnare i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato.
Le regioni più colpite dalle fiamme risultano la Calabria con 31 roghi e il Lazio dove sono stati registrati 25 incendi. Seguono la Campania e la Basilicata con 13, la Toscana con 10, Puglia e Sardegna con 8 incendi. Le province più calde sono Cosenza con 14 incendi, Catanzaro, Potenza e Frosinone con 7 e Matera con 6. In particolare si segnalano tre incendi ancora attivi nel Lazio nei Comuni di Petrella Salto (RI), Pontecorvo(FR) e Genazzano (RM), dove sono a lavoro le squadre a terra del Corpo forestale dello Stato, per spegnere le fiamme. A Bordighera, in provincia di Imperia il personale del Corpo forestale dello Stato del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) ha denunciato, ieri, per incendio boschivo colposo un uomo di 78 anni originario del luogo.
Anche a Potenza il personale della Forestale del locale Comando Stazione ha denunciato un uomo di 57 anni originario di Pietragalla (PZ) per incendio colposo, mentre era intento ad effettuare la ripulitura del proprio terreno da sterpaglie tramite abbruciamento. Oltre agli interventi nell’ambito della flotta aerea di Stato, il Corpo forestale dello Stato è intervenuto con propri elicotteri su 29 incendi. Sono pervenute al Numero di Emergenza Ambientale 1515 un totale di 428 segnalazioni di incendi.
Nell’arco della giornata il Corpo forestale dello Stato è stato impegnato con 366 pattuglie operative antincendio ed ha effettuato 44 controlli sul territorio e 2 denuncie per incendio colposo. Ricordiamo il numero di Emergenza Ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, al quale ogni cittadino può segnalare la presenza di incendi o di eventuali incendiari che danno fuoco ai boschi e danneggiano il nostro patrimonio naturale.