Dopo aver collezionato negli anni una serie di condanne per vari reati, aveva imbastito una serie di truffe immobiliari mentre era agli arresti domiciliari. Protagonista della vicenda è un pregiudicato casertano di 52 anni che pubblicizzando falsi annunci su siti Internet e giornali specializzati in affitti di case era riuscito in diverse occasioni a farsi anticipare caparre da malcapitati locatari. Una volta incassato il denaro, l’uomo si rendeva poi irreperibile. La vicenda è venuta alla luce a seguito di alcune denunce presentate nei vari uffici di polizia fiorentini permettendo così di ricostruire movimenti e modus operandi dell’abile truffatore.
Sfruttando il permesso del giudice di allontanarsi da casa durante le ore del giorno, il casertano si proponeva come elettricista in abitazioni private e cantieri edili. Proprio uno di questi, situato alle Spianate - una località in zona Altopascio (LU) - è stato utilizzato dall’uomo per mettere a segno i suoi colpi. Ricevuto l’incarico, era entrato in possesso di chiavi e passepartout delle abitazioni in fase di costruzione, pubblicizzandone gli affitti con annunci e affissioni.
Una volta attirate le potenziali vittime del raggiro con prezzi allettanti e condizioni vantaggiose, il truffatore si faceva anticipare caparre e mensilità, talvolta spacciandosi per il proprietario degli appartamenti, altre, per l’amministratore delegato delle società di costruzione. Il tutto ovviamente veniva rigorosamente messo nero su bianco su falsi contratti o scritture private. Da una prima ricostruzione degli inquirenti i contatti con le parti lese avvenivano mediante chiamate telefoniche effettuate con schede Sim che il campano aveva cura di sostituire ogni volta per rendere difficili le sue ricerche.
Secondo quanto emerso durante gli accertamenti, il malvivente avrebbe messo a segno 16 truffe con modalità analoghe, tra Firenze, Prato, Lucca e la Versilia. Ma il numero delle parti lese potrebbe aumentare dal momento che la documentazione sequestrata è al vaglio degli inquirenti. Tra le sue vittime al momento figurano sia italiani che stranieri. Alla luce delle numerose denunce per evasione delle forze dell’ordine, che in diverse circostanze non lo avevano trovato a casa durante i controlli dei mesi scorsi, a fine luglio il Tribunale di sorveglianza gli aveva revocato gli arresti domiciliari.
La Procura Generale presso la Corte d’Appello ha poi emesso un nuovo ordine di carcerazione nei suoi confronti dovendo lo stesso scontare una condanna definitiva a 9 anni di reclusone per un cumulo di pene legate prevalentemente a reati contro il patrimonio. Le indagini degli uomini del Commissariato San Giovanni diretti dal Dr. Giuseppe Solimene hanno portato alla sua cattura avvenuta all’interno dell’abitazione di un vicino di casa - nel centro - dove l’uomo si era rifugiato per evitare l’arresto.
Quando gli agenti sono andati a prenderlo, l’uomo, nascosto dietro la porta del bagno, ha tentato la fuga ma è stato bloccato dopo pochi metri dai poliziotti. Nei guai è finito anche l’amico che gli aveva dato ospitalità: nei suoi confronti è scattata una denuncia per favoreggiamento personale. Nell’appartamento gli agenti hanno sequestrato 7 telefoni cellulari, numerose Sim Card di varie compagnie telefoniche (l’uomo risulta intestatario di oltre 75 utenze), falsi contratti d’affitto già stipulati e cartelli pubblicitari relativi a inserzioni immobiliari.
Dalla sua autovettura è saltato fuori anche un permesso invalidi scaduto ed intestato ad un uomo deceduto anni fa. Finito in carcere a Pisa, il 52enne dovrà rispondere anche delle sue ultime truffe. La polizia invita pertanto tutti coloro che sono state vittime di analoghi raggiri a rivolgersi alle forze dell’ordine.