Parata di stelle internazionali del jazz alla Fondazione Siena Jazz, nell’ambito della 42 edizione dei Seminari Estivi organizzati con il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Banca Monte dei Paschi di Siena, main sponsor. Giovedì 2 agosto, alle 21.30, nella splendida cornice del bastione San Filippo presso l’Enoteca Italiana, avrà luogo un concerto imperdibile in cui si esibiranno Steven Bernstein alla tromba; Greg Osby al sax alto, Michael Blake al sax tenore, Steve Cardenas alla chitarra, Pietro Leverattom al contrabbasso, Eric Harland alla batteria. Steven Bernstein è trombettista direttore d'orchestra, arrangiatore e compositore che vive al di fuori delle convenzioni musicali.
Ha pubblicato quattro cd acclamati dalla critica; Diaspora Soul, Diaspora Blues (con il trio di Sam Rivers), Diaspora Hollywood, e Diaspora Suite e ha suonato con un gruppo eterogeneo di artisti tra cui My Morning Jacket, Linda Ronstadt, David Murray, David Berger, Digable Planets, Sting, Medeski Martin e Wood, Courtney Love, Ryuichi Sakamoto, Don Byron e Mocean Worker. Steve Cardenas nato a Kansas City, è stato parte integrante della comunità jazzistica di New York per quasi venti anni. E’ stato membro di lunga data del Paul Motian Electric Band Bebop (che più tardi divenne la Paul Motian Octet), così come della Joey Baron band 's e Killer Joey.
E’ attualmente membro del Charlie Haden Liberation Music Orchestra, del Rondine Steve Quintet e della Ben Allison Band. Ha tenuto tournée negli Stati Uniti, Canada, Europa e Sud America, esibendosi in numerosi festival jazz tra cui il North Sea Jazz Festival e il Montreux Jazz Festival. Nato nel 1964 a Montreal, in Canada, Michael Blake occupa un ruolo di spicco nel panorama jazz internazionale sia come strumentista che come compositore e arrangiatore. Sassofonista tenore e soprano dal suono sensuale e aggressivo al tempo stesso, spazia con fluidità tra vari generi musicali.
Attivissimo membro del Jazz Composers Collective, ha suonato con i Lounge Lizards e guida band come gli Slow Poke o i Blake Tartare. Sassofonista, compositore e produttore Greg Osby ha lasciato un segno indelebile sul jazz contemporaneo negli ultimi 20 anni. Molto apprezzato per il suo approccio innovativo alla composizione e alla performance, Osby è un faro luminoso tra l'attuale generazione di musicisti jazz. Nato e cresciuto a St. Louis, ha iniziato la sua carriera musicale nel 1975, dopo tre anni di studi privati al clarinetto, flauto e sax alto.
Nel 1978 Osby approfondito la sua formazione musicale presso la Howard University (Washington, DC) dove si è laureato in Studi sul Jazz. Ha continuato i suoi studi presso il Berklee College of Music (Boston, MA) dal 1980 al 1983. Dopo essersi trasferito a New York nei primi mesi del 1983, si è rapidamente affermato collaborando con artisti del calibro di Herbie Hancock, Dizzy Gillespie, Jack DeJohnette, Andrew Hill, Muhal Richard Abrams, Jim Hall e Jaki Byard, e tantissimi altri. Molto conosciuto dal pubblico sia italiano che senese Pietro Leveratto è uno dei docenti storici del Siena Jazz.
Nato a Genova nel ‘59, ha fatto parte (tra gli altri) dei gruppi di Giorgio Gaslini (trio e ottetto), Pietro Tonolo, Claudio Fasoli, Roberto Ottaviano, Heart quartet di Maurizio Giammarco, Stefano Battaglia, Tiziana Ghiglioni, Massimo Urbani, la Big band di Mario Raja, l'ottetto di Giancarlo Schiaffini, Nexus e vari gruppi capitanati da Tiziano Tononi; attualmente è membro del trio di Enrico Pieranunzi, collabora a diversi progetti di Riccardo Tesi ed è direttore artistico della Bansigu Big Band.
Completa questa straordinaria formazione il batterista Eric Harland, uno dei più eclettici e personali batteristi usciti negli ultimi dieci anni. Richiestissimo dai grandi leader delle più interessanti formazioni di jazz, è uno dei batteristi più amati dalle giovani generazioni di musicisti e appassionati. Nella sua intensissima ed esplosiva carriera ha collaborato tra gli altri con McCoy Tyner, Kenny Garrett, Joshua Redman e Geri Allen. Informazioni al 0577 271 401 www.sienajazz.it Altra serata jazz sarà a Scarlino giovedì 2 agosto, ore 21,30. Musica " melangé" la definisce Fresu ma, in realtà, solo di jazz si tratta, sia pure spinto in avanti, sia pure meticciato con altri linguaggi, ma carico di una straordinaria energia dinamica e colmo di buone invenzioni. Con Fresu il chitarrista Bebo Ferra, il bassista Paolino Dalla Porta e il batterista Stefano Bagnoli, tre autentici assi dell'Italian Style.
Fresu, in questa occasione gioca sui dialoghi, punta la tromba, o il flicorno, verso Ferra e intreccia un fitto tessuto di domanda e risposta, poi si lega al basso di Dalla Porta e allora il dialogo si fa più ritmico, mentre Bagnoli lega il tutto con un drumming intenso e con uno splendido lavoro con le spazzole. Suonano temi originali, ma anche vecchie canzoni: " Le foglie morte" assumono nel suono del flicorno una intensa liricità anche se la melodia si avvicina raramente all'originale. Fresu è chiuso nel bozzolo di una invenzione continua, non importa quale sia il titolo del tema, è sempre musica sua, intrisa di una tenera felicità, sia quando si abbandona a un lirismo quieto, sia quando si scapicolla su ritmi più dinamici. E gli altri con lui: Ferra con la sua puntuta, un fraseggio asciutto, introverso; Dalla Porta che fa "ronfare" il basso con suoni straordinari; Bagnoli capace di una presenza continua. Fresu finisce il set con " Ninna nanna per Andrea", poi, richiamato a gran voce, il quartetto dissacra con ironia un tema da "Porgy and bess" di Gershwin e il pubblico è definitivamente conquistato. Posto unico: Intero € 18,00; Ridotto € 16,00.
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