Pausa estiva per gli scavi archeologi nell’ex convento di Sant’Orsola a Firenze. Si tratta dell’intervento eseguito dalla Provincia di Firenze su richiesta della Soprintendenza della Toscana, come prescrizione per il futuro avvio dei lavori di recupero dell’immobile di Sant’Orsola, per il quale è già stato presentato un progetto di project financing. “In questa prima fase di scavi sono stati recuperati due resti mortali che potrebbero essere riconducibili al periodo in cui nel Convento risiedevano le monache benedettine, dagli inizi del ‘300 fino a circa il 1430 – spiega Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, che sta compiendo all’interno dell’ex convento uno studio autonomo per individuare eventuali resti mortali della Monna Lisa - Solo l'esame del Carbonio 14 ci potrà dare con una sufficiente precisione scientifica la datazione, cioè a quale periodo storico corrispondono i due resti mortali recuperati”. “Per la nostra ricerca – aggiunge Vinceti - acquista un’importanza fondamentale il ritrovamento di uno o forse due altari francescani storicamente compatibili con il periodo di sepoltura di Lisa Gherardini.
L’altare ritrovato rimase in funzione fino al 1624 prima di essere riportato dove era collocato il precedente altare trecentesco delle Benedettine. Lisa Gherardini venne sepolta nel 1542 e di tale sepoltura non disponiamo di elementi scritti. A settembre gli scavi si concentreranno sotto il primo e il secondo possibile altare e da qui potrebbero emergere importanti novità”.