Le vicissitudini che sta vivendo il Maggio Musicale Fiorentino destano sempre più preoccupazioni. Per questo la Uil chiede le dimissioni immediate della sovrintendente Colombo e dello staff dirigenziale. "Destano preoccupazione, allerta e sconcerto le dichiarazioni rilasciate dalla Sovrintendente Colombo e dall'Assessore Saccardi nella recente audizione in Commissione Cultura e Controllo del Comune di Firenze. Da quello che si legge dalla stampa è in atto un vero e proprio ricatto ai danni dell'amministrazione e dei lavoratori. Si dice: o il consiglio approverà la delibera sul conferimento di parte del nuovo Teatro oppure non ci saranno i soldi per pagare gli stipendi di Agosto. Dopo aver messo alle strette i lavoratori con l'operazione TFR per il raggiungimento dell'obiettivo di bilancio 2011 e la conseguente promessa di messa in sicurezza dei conti della Fondazione attraverso l'accensione di un mutuo per abbattere nel tempo il debito patrimoniale, oggi si parla nuovamente di delibera "Salva Maggio" dimenticandosi che già l'accordo in Provincia del 5 giugno u.s.
sulla procedura di licenziamenti collettivi e la relativa cassa integrazione era stato definito un accordo "Salva Maggio". La stessa Colombo afferma "non reggiamo più". Ormai è evidente a tutti la totale incapacità di questa direzione di risolvere i problemi strutturali della Fondazione e di riportarne in equilibrio i conti. E il consuntivo di bilancio 2011 lo conferma senza lasciare adito a dubbi: senza i 2 mil. di € conferiti alla Fondazione dai lavoratori, senza il taglio di 400.000 € del fondo, istituito nel 2010, per il rinnovo del contratto nazionale prossimo alla firma, senza l'aumento del Fus rispetto al 2010 di 1.299.000 € il passivo sarebbe di ben -7 milioni di €. Alla luce di queste considerazioni la prima vera operazione "Salva Maggio" è dunque il cambio repentino dell'attuale governance e, onesta' intellettuale vorrebbe che l'Ing.
Colomborassegnasse da subito le dimissioni per un sussulto di coscienza e senso di responsabilità. Qualora queste non dovessero essere rassegnate ci rivolgiamo al Presidente Matteo Renzi perché realizzi da subito il cambio della governance. Dopodiché dare seguito agli impegni presi dai Gruppi Consiliari e dall'Assessore Givone in merito alla costituzione di un tavolo di prospettiva sulle sorti del Maggio, insieme agli altri enti locali Regione e Provincia e tutte le rappresentanze sindacali, per definire le nuove linee di intervento che mettano in sicurezza i conti della Fondazione e creino le condizioni per un vero rilancio dell'attività del Teatro che lo riportino ad essere protagonista della vita culturale della Citta', della Regione e del Paese. La scrivente rappresentanza ha ribadito in tutte le occasioni, anche attraverso proposte concrete, la propria disponibilità a collaborare affinchè si possano risolvere e superare i problemi strutturali della Fondazione preservandone la capacità produttiva. Il più delle volte poco ascoltati da questa amministrazione. Oggi però non è più il tempo né delle recriminazioni né dello scaricabarile ma solo quello dell’assunzione di responsabilità. Oggi il nostro senso di responsabilità ci impone di chiedere con voce alta le dimissioni dell'attuale assetto di governance, mettendo in campo tutte le nostre competenze e tutta la nostra passione per uscire dallo stato di profonda crisi in cui il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è precipitato".