E' morto in un incidente stradale in Namibia il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, Michele Barillaro. Si trovava in Africa in vacanza con un amico quando la sua jeep si è scontrata con un camion. “Ci ha lasciato un giudice serio e rigoroso”. Lo afferma il sindaco Matteo Renzi, appresa la notizia della scomparsa di Michele Barillaro, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, avvenuta in un incidente stradale in Namibia.
Barillaro, prima di arrivare in città, era stato per dieci anni giudice a Nicosia (Enna) e Caltanisetta, si era occupato anche del processo Borsellino ter e del processo per l’attentato a Falcone. “Alla famiglia le condoglianze mie personali e dell’amministrazione comunale - aggiunge il sindaco - e un grazie per l’azione svolta a Firenze in questi anni”. “La città di Firenze e la giustizia italiana perdono una figura di straordinaria importanza: come Partito Democratico non possiamo che essere addolorati e vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra solidarietà alla famiglia”.
Così Patrizio Mecacci segretario del Pd metropolitano di Firenze e Emiliano Poli, responsabile sicurezza e legalità a seguito della morte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze Michele Barillaro. "La morte del Gip del Tribunale di Firenze, Michele Barillaro, rappresenta una grave perdita per tutta la magistratura di questa città. A nome dell'Udc Firenze espirmo cordoglio e piena solidarietà alla famiglia del giudice, ricordandone le grandi doti umane, la sua abnegazione e lo spropositato amore per la giustizia".
Così il consigliere regionale e segretario provinciale dell'Udc Firenze Marco Carraresi non appena appresa la tragica notizia dell'incidente in Namibia in cui è rimasto coinvolto il Gip Barillaro. “I coordinamenti regionale e fiorentino della Giovane Italia, congiuntamente al movimento universitario Studenti per le Libertà, esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa del Gip del tribunale di Firenze Salvatore Barillaro, ricordandone il coraggio, l’entusiasmo e l’umanità”. Così Tommaso Villa, consigliere regionale e coordinatore regionale della Giovane Italia assieme a Niccolò Macallè e Andrea Badò, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore del movimento giovanile del Pdl di Firenze. “Abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare le doti umane del giudice Barillaro in un convegno da noi promosso presso l’Università di Firenze dal titolo ‘1992-2012 Vent’anni di anti-mafia’.
Il contributo portato da Salvatore Barillaro, che nella sua esperienza in magistratura si è occupato del processo Borsellino ter e del processo per l’attentato a Falcone, ha contribuito, con umanità e senza retorica, a far meglio conoscere l’impegno di tanti uomini dello Stato contro la Mafia”, concludono Villa, Macallè e Badò.