Il Tribunale Distrettuale del Riesame di Firenze, a cui era stata rimessa la competenza dalla Corte di Cassazione, ha confermato il dissequestro della nuova palazzina destinata a sede, spogliatoi e servizi per la storica società Assi Giglio Rosso in viale Michelangelo. “Accogliamo con soddisfazione questa decisione – ha commentato il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella – che consente finalmente la piena fruibilità di una struttura all’avanguardia per gli atleti e i soci dell’Assi Giglio Rosso e sulla quale l’Amministrazione Comunale ha investito complessivamente oltre 3 milioni di euro”.
Il complesso sportivo dell’Assi Giglio Rosso è stato sottoposto negli annni a un profondo restyling. Il primo lotto, concluso nel 2006, ha visto il potenziamento del verde esistente recuperando le aree occupate dal campo di basket in asfalto e l'area della ex sala da ballo (distrutta da un incendio) all'inizio della curva di via Tacca, la realizzazione della club house (di circa 220 metri quadrati, oltre alcuni loggiati) ed il recupero ad uso spogliatoi della vecchia casa del custode. Successivamente (2009) sono stati realizzati nuovi servizi igienici per gli spettatori, si è provveduto al risanamento delle gradinate, alla demolizione dei volumi incongrui edificati nel tempo e alla realizzazione di un sistema di percorsi di collegamento dal parcheggio superiore sino alla club house.
Infine la palazzina su due piani – inaugurata nel giugno 2011 – accessibile sia da viale Michelangelo che direttamente dal piano pista. Il primo livello comprende, oltre ad un locale ufficio-reception, un locale di muscolazione ed i relativi spogliatoi e servizi. Il secondo livello dell’edificio è occupato dagli uffici amministrativi e di rappresentanza della società sportiva e dai locali necessari all’organizzazione e la gestione dell’attività agonistica. Sono state utilizzate soluzioni impiantistiche volte al contenimento dei consumi ed all’efficienza energetica del nuovo fabbricato.
La produzione dell’energia termica per l’acqua calda a servizio delle utenze è quella fornita dalla caldaia a condensazione con un impianto costituito da 16 pannelli solari posti in copertura. Il beneficio ambientale è rappresentato dalla riduzione annuale in emissioni di anidride carbonica in atmosfera conseguente al minor fabbisogno di combustibile stimabile in 20.5 tonnellate. Quest’ultimo intervento ha consentito a Firenze di ottenere il diploma di Comune virtuoso, nell’ambito di Klimaenergy 2011.