“Quella della Società della Salute è un’esperienza da superare a pensarlo non siamo solo noi ma anche ampie fette della maggioranza. Noi abbiamo avuto il coraggio di mettere tutto nero su bianco”. - spiegano i consiglieri- e come gruppo PdL abbiamo presentato una proposta di legge per abolirle. Tale scelta, ormai maturata nei fatti e nei fallimenti delle SdS stessa e rafforzata dai numeri e dai dati, potrebbe essere l’inizio di un percorso necessario alla salvaguardia del livello assistenziale in Toscana”. Così il consigliere regionale del PdL Nicola Nascosti ed il vicepresidente della Commissione regionale Sanità Stefano Mugnai annunciano la presentazione di una proposta di legge mirata all’abolizione delle Società della Salute. “Il problema non è rappresentato solo dalle Sds: dobbiamo aggredire scelte organizzative ormai obsolete - spiega il Vicepresidente della commissione Sanità - come i tre Estav, ovvero gli organismi che consentano l’accentramento degli acquisti di beni e servizi per il funzionamento della macchina sanitaria.
Ha senso, economicamente parlando, se si accentra tutto in un unico Estav, eliminando organi dirigenziali e strutture amministrative che creano centri di costo ad oggi ingiustificabili agli occhi dei cittadini”, prosegue Mugnai. “Abbiamo presentato anche una mozione sul Piano socio-sanitario ma sono mesi che la discussione è bloccata perché la Giunta su questo non ha le idee chiare. Pare anche - spiega Mugnai- che fra qualche giorno ci sia il rischio che la Giunta cestini ciò che ha fatto fino ad oggi e riproponga un documento nuovo e più snello.
Comunque la si metta, il Consiglio oggi non è in grado di confrontarsi e discutere sul maggior documento di programmazione sanitaria della nostra Regione”, incalza l’esponente del PdL. “Dal canto nostro - chiariscono i consiglieri- siamo disposti a ragionare su tutto. Dal numero delle Asl, alla rivisitazione del rapporto tra pubblico e privato, dalla eliminazione di Estav e Sds. Sono anni che proponiamo modifiche in Consiglio regionale - purché il riferimento di tutte queste riorganizzazioni abbia come stella polare il cittadino e l’obiettivo di garantire i presidi socio-assistenziali sul territorio”. “Noi – incalza Nascosti- vogliamo che si aggredisca il costo enorme della burocrazia sulla sanità in Toscana, che oggi rappresenta una realtà che non ci possiamo più permettere.
Se Rossi ha sbagliato, come ha sbagliato, nella gestione della Sanità, i toscani non si possono permettere di perdere ancora tempo nel difendere un modello che comincia a far vedere i suoi difetti in tutta la Regione. Le risorse che risparmiamo da tutto questo ci potrebbero consentire, ad esempio, di garantire un presidio fondamentale come il punto di primo soccorso a Castelfiorentino, appena chiuso, il rafforzamento ed il rilancio dell’attività del Dipartimento per le Scienze infermieristiche e il potenziamento della struttura del S.
Pietro Igneo”, conclude il consigliere regionale del PdL.