La capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo: “Dopo lo scandalo dei quasi 100 camion al giorno per le strade di Firenze (autorizzati impropriamente e al di fuori dalla norma) per trasportare terre di scavo contaminate e conferirle in discarica a costi stratosferici (in questi casi la “spending review” non vale, chissà perché), ora è scesa una cappa di silenzio sull’enorme quantità di materiali che la “talpa” tirerà fuori dal sottosuolo di Firenze: quasi 3 milioni di metri cubi. Facciamo il punto: in partenza i materiali di scavo della talpa erano destinati a formare due colline schermo per rimodellare la ex miniera di Santa Barbara.
Sul primo progetto, per circa metà del materiale, la procedura di VIA (condotta dal Ministero ma con un contributo sostanziale della Regione Toscana) ha stabilito che, essendo classificato come rifiuto speciale, doveva essere adeguatamente trattato, e non era quindi possibile l’utilizzo previsto. Una delibera regionale di aprile 2012 confermava. E infatti per ora lo scavo non è iniziato. Nel frattempo è stato presentato il secondo progetto, per la restante parte dei 3 milioni di metri cubi, senza che niente sia cambiato: sembrerebbe ovvio che le conclusioni siano le stesse.
Ma una strana inerzia sta paralizzando la procedura: la Regione Toscana doveva fornire entro gennaio 2012 un parere, sulla cui base si sarebbe poi pronunciato, entro febbraio, il Ministero. Eppure non risulta che questa pronuncia ci sia stata. Perché la Regione Toscana non si esprime concludendo la sua procedura di VIA? Ha intenzione di aspettare che il Ministero decida su una questione di tale rilevanza per il territorio regionale senza dare il proprio contributo? Attendendo magari che i problemi si risolvano magicamente con qualche studio esterno commissionato ad hoc? A parole sulle questioni relative all’Alta Velocità tutti dichiarano la necessità della massima trasparenza, ma qui la famosa casa di vetro è offuscata da una nebbia sempre più fitta”.