Saranno ancora gli Azzurri di Santa Croce ed i Bianchi di Santo Spirito a contendersi la finale che si svolgerà domenica 24 Giugno, giorno di San Giovanni, in Piazza Santa Croce. Una sfida che si rinnova fra due formazioni che negli anni ’70 - ’80 hanno dato vita a confronti epici per il primato nel Torneo che dal 1981 passò alla squadra di Santa Croce. Oggi, dopo un periodo di appannamento, dovuto anche alla crescita dei Colori Verdi e Rossi, i Bianchi hanno ritrovato carattere e determinazione e quest’anno disputano la loro seconda finale consecutiva contro i rivali di sempre. Azzurri e Bianchi vengono da due semifinali che li hanno visti superare nettamente le squadre opposte ma, mentre la squadra di Santo Spirito ha subito una sola espulsione (provvedimento come per gli altri presi sul campo confermato dalla commissione disciplinare) in una partita tutto sommato tranquilla, quella Azzurra deve fare i conti con ben quattro squalifiche e qualche infortunio di troppo. Nel 2011, come gli appassionati ben ricorderanno, i Bianchi sorpresero i Calcianti di Santa Croce con una tattica accorta all’inizio e spregiudicata nel finale; gli Azzurri solo grazie ad una caccia da lontano ed una parata eccezionale nel finale salvarono partita e primato.
Quest’anno la squadra di Santo Spirito non è più una sorpresa e gli Azzurri dovranno fare affidamento su tutto il loro vivaio e la loro esperienza per continuare a vincere; di sicuro Cerchi e soci sono al lavoro per trovare le soluzioni migliori e probabilmente faranno affidamento sugli elementi provenienti dal rugby. Partita aperta dunque, decisivi potrebbero essere ancora i minuti finali, quando lucidità e fiato vengono a mancare ed ogni palla diventa decisiva. Nel Torneo del 2012 le due formazioni hanno dimostrato di essere le più in forma, solide in difesa, ottime in regia, possono contare entrambe su attaccanti veloci e forti.
Non rimane dunque che aspettare San Giovanni, e stare, insieme al Magnifico Messere Alfredo Martini, tutti pronti al comando e poi sgombrare il campo a Bianchi e Azzurri, ma solo dopo aver gridato tutti insieme VIVA FIORENZA. di Massimo Capitani