Marisa Paredes, che doveva salire sul palco dell’Odeon non potrà esserci a causa di un incidete alla caviglia. La sua assenza ci farà conoscere un’altra grande attrice spagnola, Ruth Gabriel, che salirà sul palco accanto a Fabrizio Gifuni. Ruth Gabriel è nata a Cádiz nel 1975. Figlia d’arte, dell’attore Ismael Abellán e della scrittrice e poetessa Ana Rossetti, fin da bambina ha intrapreso una carriera artistica, diventando da subito una piccola star. La sua formazione è avvenuta negli Stati Uniti e in Italia, proprio a Firenze, dove ha studiato al Teatro dell’Oriuolo.
Tornata a Madrid nel 1994, ha vinto il Premio Goya per la migliore attrice rivelazione come protagonista del film Días Contados, diretto da Imanol Uribe. Una volta trasferitasi a Los Angeles ha deciso di dedicarsi anche alla scrittura, pubblicando alcune raccolte di poesie, che le hanno permesso di ottenere altri riconoscimenti. Attualmente vive a Madrid, dove prosegue la sua carriera di attrice. Il programma di domani Giovedì 14 Ore 11.00 Balconata di Palazzo Strozzi Conversazione con Damon Galgut, autore di In una stanza sconosciuta, e/o Con Tommaso Pincio e Vanni Santoni Ore 12.00 Balconata di Palazzo Strozzi Le Letterature del nord scritture, traduzioni, editoria Tavola rotonda con Bruno Berni, Alberto Castelvecchi, Andrea Landolfi, Björn Larsson, Jón Kalman Stefánsson, Claudia Zonghetti In occasione del Premio per la migliore traduzione, attribuito quest'anno a Bruno Berni per la sua versione di I figli dei guardiani di elefanti di Peter Høeg (Mondadori), la tavola rotonda intende discutere dello stato delle letterature nordiche in Italia, sia dal punto di vista della presenza e della diffusione editoriale, sia dal punto di vista, estremamente problematico, della traduzione. La traduzione delle letterature nordiche nel nostro paese è infatti profondamente mutata nel corso del ‘900.
Grazie all'iniziativa di alcuni editori coraggiosi e di pochi traduttori sempre più specializzati, questa letteratura a torto ritenuta "lontana" è entrata a far parte del nostro sistema di riferimenti immaginativi, contribuendo in maniera determinante allo scambio culturale. Attraverso le testimonianze del più autorevole e prolifico traduttore italiano dal danese Bruno Berni, di due importanti autori nordici tradotti e apprezzati in Italia Jón Kalman Stefánsson, finalista del Premio von Rezzori, e Björn Larsson, di un esperto di editoria e comunicazione Alberto Castelvecchi, di due traduttori di lunga esperienza Andrea Landolfi e Claudia Zonghetti si cercherà di delineare il nuovo rapporto instauratosi tra queste letterature, erroneamente considerate fino a pochi anni fa "altre", e le istituzioni culturali italiane (case editrici, ma anche università, istituti di cultura ecc.).
Il ruolo determinante dei traduttori italiani in questa svolta "virtuosa" della nostra editoria sarà il punto focale su cui convergeranno i diversi interventi. Andrea Landolfi, Alberto Castelvecchi e Claudia Zonghetti fanno parte della giuria del Premio Gregor von Rezzori per la traduzione. Ore 17.00 Balconata di Palazzo Strozzi La letteratura non è una proprietà privata Virginia Woolf inedita, più snob che militante, e maestra di letture In occasione dell’uscita del libro Consigli a un aspirante scrittore di Virginia Woolf (Bur - Rizzoli) a cura di Roberto Bertinetti.
Intervengono Chiara Valerio e Elisabetta Rasy Letture di Michela Cescon Raccoglie scritti inediti su Tolstoj e Dostoevskij, su Hemingway e Stendhal, un ricordo inedito del padre e molte pagine di diario, la nuova raccolta di scritti di Virginia Woolf, Consigli a un aspirante scrittore, curata da Roberto Bertinetti, docente di Letteratura inglese all’Università di Trieste, e tradotto da Bianca Tarozzi e Giordano Vintaloro. Il libro, edito da Bur Rizzoli, uscirà in libreria a metà giugno e viene presentato in anteprima al Festival.
Dalle pagine del libro, alcune tradotte per la prima volta, ne esce fuori una lettrice attenta e severa, critica nei confronti di scrittori come Dickens, Lawrence o Joyce, e sempre comunque assorta nella lettura di un libro. I testi pubblicati da Roberto Bertinetti mettono in evidenza però anche un altro aspetto della sua personalità: una donna più snob di quanto non si fosse creduto finora, lontana da quell’immagine che le femministe e i gender studies hanno confezionato da tempo. La tesi del curatore è che le fondatrici del movimento attribuiscono a Virginia Woolf idee che spesso non trovano riscontro nei testi.
“Se è indubbio che per tutta la vita si è battuta in favore dei diritti delle donne, appare altrettanto incontestabile la sostanziale indifferenza verso i movimenti politici attivi nell’Inghilterra di inizio secolo”. Per l’occasione, insieme a Roberto Bertinetti, interverranno Chiara Valerio, che ha curato per Nottetempo il libro di Virginia Woolf Flush. Una biografia, uscito a gennaio 2012, ed Elisabetta Rasy, che si è sempre occupata di letteratura femminile, come nel suo libro, uscito con Rizzoli nel 2009, Memorie di una lettrice notturna.
La voce narrante sarà dell’attrice Michela Cescon, vincitrice del David di Donatello come migliore attrice non protagonista nel 2012 per Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana. Ore 18.00 Balconata di Palazzo Strozzi Conversazione con Emmanuel Carrère, autore di Vite che non sono la mia, Einaudi Con Gianluigi Ricuperati e Elena Stancanelli Ore 21.00 Cinema Teatro Odeon La noche española Da Cervantes a Borges, da Lope de Vega a Marías, da Lorca a Vila-Matas, testi, poesie, scritti e pensieri: i viaggi italiani di scrittori in lingua spagnola recital con Ruth Gabriel e Fabrizio Gifuni Voce narrante Ernesto Ferrero Regia di Volker Schlöndorff Saluto iniziale di Cristina Scaletti, Assessore alla cultura della Regione Toscana Ingresso: intero € 8 ridotto € 5 Prevendite: Boxoffice, Cinema Teatro Odeon Il recital, fra gli eventi più importanti del Festival degli scrittori, è costruito come un lungo dialogo fra testi e poesie, per mostrarci un’Italia vista dagli scrittori: dalla Roma picaresca di Delicado e Quevedo agli aforismi di Cervantes, in un racconto che tocca le più importanti città del nostro paese, dallo stile barocco di Álvarez de Toledo alla comicità ambientata in terra siciliana di Lope de Vega, dalle parole poetiche di Alberti e Lorca alla narrativa di Valle Inclán, per arrivare alle riflessioni letterarie più vicine nel tempo di Borges, Marías e all’inedito omaggio ad Antonio Tabucchi di Vila-Matas, dal titolo Me llamo Tabucchi, como todo el mundo.
Gabriel, Gifuni e Schlöndorff: in un unico evento dunque un’affascinante attrice spagnola, lo straordinario interprete di Aldo Moro, e il regista del Tamburo di latta, Palma d’Oro al 32° Festival di Cannes. Il Festival è sostenuto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dal Comune di Firenze, dalla Provincia di Firenze, e si avvale della collaborazione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, della Regione Toscana, della Fondazione Sistema Toscana e di Repubblica Firenze come media partner.