Sono molti i paesi toccati da questa seconda edizione del Festival degli scrittori che si tiene a Firenze dal 13 al 15 giugno, dalla Spagna ai paesi nordici, alle Indie orientali, e molti i temi ancorati alle due sezioni chiave: la letteratura internazionale e la traduzione. Il Festival degli scrittori, che intende promuovere i talenti più originali della letteratura del mondo, nasce dall’esperienza, maturata negli anni, della Fondazione Santa Maddalena e del Premio von Rezzori-Città di Firenze, entrambi presieduti da Beatrice Monti della Corte, moglie dello scrittore mitteleuropeo Gregor von Rezzori che proprio a Santa Maddalena, sulle colline del Valdarno, ha vissuto e lavorato per più di trent’anni.
Il Festival ha quest’anno una cornice nuova. Accanto ai luoghi soliti, Palazzo Medici Riccardi, Palazzo Vecchio e il Teatro Odeon, si aggiunge Palazzo Strozzi. Questa edizione inaugura, infatti, un rapporto con il Gabinetto Vieusseux che, sotto la conduzione del nuovo presidente Giuliano da Empoli, mette per la prima volta a disposizione del pubblico la Balconata del Palazzo, che diventerà la sede degli incontri con gli scrittori. La serata conclusiva sarà invece nel Cortile di Palazzo Strozzi. Il Festival include la sesta edizione del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze.
I cinque autori selezionati per la migliore opera di narrativa straniera tradotta in Italia, sono: Emmanuel Carrère Vite che non sono la mia (Einaudi), Jenny Erpenbeck Di passaggio (Zandonai), Damon Galgut In una stanza sconosciuta (e/o), Jón Kalman Stefánsson Paradiso e inferno (Iperborea), Enrique Vila-Matas Esploratori dell'abisso (Feltrinelli). Il vincitore per la miglior traduzione in italiano di un’opera di narrativa straniera è Bruno Berni per I figli dei guardiani di elefanti di Peter Høeg (Mondadori).
I finalisti incontreranno la stampa mercoledì 13 giugno, ore 15.00, nella Sala degli Specchi dell’Odeon (piazza Strozzi). La cerimonia di premiazione si terrà in Palazzo Vecchio il 15 giugno, alle ore 18.00. Il Premio, in linea con i grandi premi internazionali, conferma un impegno economico di 32.000,00 euro destinati ai finalisti e vincitori, di cui 15.000,00 al vincitore della narrativa e 5.000,00 a quello per la traduzione. A Palazzo Strozzi dunque, nei giorni del Festival, si terranno reading, incontri, lectures di attori e scrittori.
Si segnala a Palazzo Medici Riccardi la lectio magistralis di un grande scrittore internazionale: dopo John Banville, Carlos Fuentes, Michael Cunningham e Zadie Smith, quest’anno l’ospite del Festival sarà Michael Ondaatje, autore del celebre romanzo Il paziente inglese, vincitore del Booker Prize 1993. Inoltre sul palco dell’Odeon si terrà La noche española, dove, con la regia di Volker Schlöndorff, la musa di Almodóvar, Marisa Paredes e Fabrizio Gifuni leggeranno l’Italia nei testi dei grandi autori di lingua spagnola da Cervantes a Borges, da Javier Marías a un omaggio inedito di Vila-Matas a Antonio Tabucchi. Molti gli incontri: La letteratura non è una proprietà privata dedicato a una Virginia Woolf inedita, molto meno ideologica di quella che abbiamo imparato a conoscere, in occasione dell’uscita del libro, curato da Roberto Bertinetti, Consigli a un aspirante scrittore (Bur Rizzoli) che sarà presentato a Firenze in anteprima con le letture di Michela Cescon, neovincitrice del David di Donatello come migliore attrice non protagonista in Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana.
Il libro contiene scritti mai tradotti in Italia, su Tolstoj, Hemingway, Lawrence e molte pagine di diario inedite. E inoltre una discussione a molte voci su Le letterature del Nord con Björn Larsson, Bruno Berni e Jón Kalman Stefánsson. Molti gli scrittori italiani che converseranno con gli autori stranieri, tra loro Roberto Andò, Andrea Bajani, Tommaso Pincio, Elisabetta Rasy, Gianluigi Ricuperati, Vanni Santoni, Stefania Scateni, Elena Stancanelli, Chiara Valerio, Alessandro Zaccuri. E ancora l’incontro con i due Booker Prize, Kiran Desai e Ondaatje, che ripercorrono la loro biografia letteraria a partire dalle Indie che li accomunano, e la presenza, riconfermata, dello scrittore irlandese Colm Tóibín.
In questo panorama i cinque scrittori selezionati dal Premio von Rezzori, insieme agli scrittori, ai traduttori e ai critici che compongono la giuria – Ernesto Ferrero, Edmund White, Alberto Manguel, Björn Larsson, Andrea Landolfi, Alberto Castelvecchi e Claudia Zonghetti – animeranno la vita culturale della città per tre giorni coinvolgendo tutto il cuore della città di Firenze. Il Festival si avvale della consulenza artistica di Alba Donati e Javier Montes. Il Festival è sostenuto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dal Comune di Firenze, dalla Provincia di Firenze, e si avvale della collaborazione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P.
Vieusseux, della Regione Toscana, della Fondazione Sistema Toscana e di Repubblica Firenze come media partner.