“Il Partito democratico sta già guardando oltre ed è già al lavoro, nel solco di quello che è stato costruito in questo anno dal sindaco Ceccuzzi, per portare avanti e dare concretezza al rinnovamento delle idee e della classe dirigente al servizio della città”. Con queste parole Jacopo Dragoni dei Giovani Democratici risponde a Lucio Pace, Luca Guideri, Gianluca Ranieri, Alessandro Piccini, Anna Gioia e Giovanni Bazzini che ieri hanno attaccato con parole dure il sindaco uscente, Franco Ceccuzzi. “In una giornata delicata per Siena, come quella di ieri – continua Dragoni - c’è chi, ancora una volta, non si è fatto remore ad alzare i toni, tentando di ribaltare la realtà e attaccando, senza ragioni e con cieca sete di vendetta, il sindaco uscente, Franco Ceccuzzi.
La città è consapevole di chi le ha girato le spalle ed ha chiaro davanti agli occhi i volti dei consiglieri, di fatto ex Pd, che hanno consegnato Siena nella mani del Commissario. Io ho 21 anni e vivo la politica come un’attività di volontariato al servizio della mia città. Sono convinto che la politica debba essere un divertimento, una passione, soprattutto per i giovani. Sono sconcertato ed estremamente preoccupato per il livore, l’astio e l’aggressività che traspira dai continui interventi dei sei ex consiglieri.
Interventi che ancora una volta mettono in primo piano loro stessi rispetto alla città che sta vivendo una delle fasi più difficili della sua storia. Siena ha bisogno di serenità, ha bisogno di avere la certezza che, dopo il Commissariamento, ci sarà una stagione di speranza ed entusiasmo che guarda al futuro, grazie a energie ed idee nuove, nel solco di un percorso che è stato appena tracciato e che dovrà continuare, senza tentennamenti”. “Io come tantissimi altri giovani senesi – conclude Dragoni - voglio che Siena torni ad essere una città delle opportunità e delle possibilità; una città dove, finiti gli studi, si possa rimanere e si possa continuare a disegnare il proprio futuro.
Purtroppo oggi, anche a causa della pesantissima crisi economica nazionale e locale, non è così. Oggi più che mai c’è bisogno di idee, progetti e soprattutto c’è bisogno di unire generazioni e professionalità diverse intorno a una nuova idea di sviluppo per Siena. C’è bisogno di farlo per chi ha la mia età e per quelli che sono ancora più giovani di me. E’ per questo che io, insieme a tanti ragazzi e ragazze di Siena, mi impegnerò ancora di più nei prossimi mesi. Siena ha già pagato a caro prezzo le conseguenze dei rancori, degli odi, dei toni accesi, dei veleni.
C’è bisogno di chiudere una stagione, fatta di vecchia politica e di logiche ancor più vecchie (da prima Repubblica) per aprirne una nuova, fatta di coraggio, entusiasmo, nuove idee e soprattutto volti credibili, disposti a spendere le proprie energie per l’interesse di Siena e non per il proprio”.