Insieme alla riorganizzazione delle linee bus urbane ed extraurbane dell’area fiorentina ieri è arrivato anche l’annuncio dell’aumento del costo del biglietto. Un aumento che si aggiunge alla lunga ed esosa lista di balzelli, nazionali e locali, che i cittadini devono subire. Fra l’altro ciò avviene proprio quando il costo esorbitante della benzina sta riducendo l’uso dell’auto privata e “convince” i cittadini a rivolgersi al servizio pubblico. “Questa tendenza – dice Giovanni Ronchi segretario generale aggiunto della Cisl di Firenze - dovrebbe essere assecondata e incentivata e non scoraggiata, perché il risultato di aumentare gli incassi può essere raggiunto anche con un deciso incremento dei passeggeri piuttosto che con il rincaro dei biglietti.” Una recente ricerca della Cisl fiorentina fatta su un campione di 600 lavoratori di aziende ha rilevato che il 57% dei fiorentini sarebbe disposto a lasciare l’auto privata per il mezzo pubblico se questo offrisse puntualità e frequenza adeguata e se ci fossero facilitazioni ed incentivi economici. “La Regione Toscana, la Provincia ed il comune di Firenze dovrebbero incentivare i propri dipendenti ad usare i mezzi pubblici –afferma Silvia Russo, responsabile della Cisl Funzione Pubblica di Firenze– facilitando l’acquisto di abbonamenti con rateizzazioni e compartecipazione economica al costo”. Un’altra indagine sull’utilizzo della linea 1 della tramvia dimostra che il 50% dei passeggeri ha scelto il tram rispetto alla propria auto, con grande beneficio proprio e per la città, e questa è la dimostrazione che anche a Firenze è possibile una mobilità sostenibile, basta volerlo e fare scelte coerenti. In questo senso la Cisl rilancia la proposta del ‘ticket trasporto’ in modo da dare soldi da spendere per acquistare biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico locale, perché sarebbe un sollievo per i lavoratori per sostenere i costi crescenti della mobilità e porterebbe risorse fresche nelle casse del gestore del servizio. Chiediamo alla Regione Toscana di dare seguito alla disponibilità enunciata su questa proposta e di attivare la modalità del ‘ticket trasporto’ in modo che chi vincerà la gara del TPL sia in grado di accettarli così come avviene comunemente per i ticket restaurant". Lega Nord: “Assurdo il prezzo degli abbonamenti in base al reddito.
Pensiamo a migliorare il servizio. Reddito solo per le multe” Gambetta Vianna: “la soluzione per incrementare gli utenti del trasporto pubblico locale è offrire un servizio efficiente: autobus, tramvie e treni in orario, più confortevoli e più frequenti anche e soprattutto per non vedere le persone stipate come il bestiame. Aumentare le corsie preferenziali” Non piace al capogruppo della Lega Nord Toscana in Regione, Antonio Gambetta Vianna, la decisione dell’assessore regionale di rincarare il prezzo dei biglietti dell’autobus e di legare il prezzo degli abbonamenti al reddito dichiarato.
«Aumentare i prezzi senza migliorie per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, non solo è un danno per gli utenti, ma lo è anche per le stesse aziende di trasporto visto che i cittadini saranno invitati a prendere il mezzo privato». Ma all’esponente leghista non va giù soprattutto il legare gli abbonamenti al livello di reddito Isee. «Chi dichiarerà di più, pagherà di più l’abbonamento. Tralasciando il discorso che, come al solito, chi evade le tasse viene premiato, non si può far pagare un servizio del genere, che è uguale per tutti gli utenti, a una persona di più e ad un’altra di meno.
Questo è puro classismo! Invece di sparare castronerie, pensiamo a migliorare il servizio e solo dopo parliamo di aumenti. Ma, se proprio vogliamo legare qualcosa all’Isee, che siano le sanzioni: se fai il furbo perché non hai il biglietto o l’abbonamento, paghi la multa in base a quanto guadagni». Per Gambetta Vianna, «la soluzione per incrementare gli utenti del trasporto pubblico locale è offrire un servizio efficiente: autobus, tramvie e treni in orario, più confortevoli e più frequenti anche e soprattutto per non vedere le persone stipate come bestie.
In più, dobbiamo aumentare le corsie preferenziali per abbattere i tempi di percorrenza».