Dopo 10 anni di lunghi restauri è stata svelata con un lungo telo la restaurata porta della mandorla, settima delle porte che aprono da Santa Maria del Fiore verso la città di Firenze. La 'mandorla' affaccia verso via de' Servi ed è rimasta cantierata per diversi anni dopo essere stata gravemente danneggiata dai gas di scarico che l'avevano completamente annerita e fatta sparire agli occhi di fiorentini e turisti. "La Porta della Mandorla è la porta laterale sinistra della fiancata nord del Duomo di Firenze, davanti a via de' Servi.
Fu realizzata dal 1391 al 1423, con vari scultori, tra i quali Donatello e, soprattutto Nanni di Banco. Deve il suo nome alla raffigurazione nel timpano dell'Assunzione della Vergine entro un nimbo a forma di mandorla. Nelle girali vegetali scolpite sugli stipiti si notano innesti di massicce figure modellate secondo l'antico. Le sculture della porta hanno una notevole rilevanza nella storia dell'arte perché vennero realizzate durante il passaggio tra le ultime fasi del gotico e il primo incipiente Rinascimento, con i primissimi esempi di gusto rigorosamente classicista a Firenze, che di lì a poco diventò predominante.
Questa ricerca di novità guardando al passato aveva come tecnica privilegiata proprio la scultura, poiché per gli scultori era più agevole il confronto con le opere degli antichi" (da Wikipedia, l'enciclopedia libera)